Veneto, stop ai tamponi «pubblici» ai no vax. E si va verso la zona gialla

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Il super green pass entra in vigore da lunedì 6 dicembre, fino al 15 gennaio. Permetterà ai vaccinati di accedere ad alcuni servizi che invece saranno preclusi a chi ha il green pass base. Ma ci sono novità che riguardano il Veneto. La prima è che il Governatore Luca Zaia ha deciso che le strutture pubbliche non faranno più tamponi a chi non ha sintomi o rientra nelle categorie a rischio. In altre parole: i no vax che vogliono farsi il tampone per avere il green pass dovranno rivolgersi a strutture private. «Per noi il servizio al cittadino è inviolabile e non ci sono differenze di scelte vaccinali – ha detto Zaia – però il problema è che ci sono le priorità e in questa fase con un’alta circolazione del virus siamo arrivati quasi al collasso dei tamponi per uso diagnostico. Noi siamo tra quelli che fanno più tamponi in Italia, sui 140 mila al giorno. Però quando tu hai, come nella giornata di oggi, 3000 contagiati si debbano fare delle scelte. Per non parlare del fatto che i tamponi ci servono anche per le scuole: abbiamo quasi 500 contagiati tra gli studenti e dobbiamo monitorarli. Insomma, c’è una scala di priorità che va rispettata».

La seconda novità, sempre confermata dalle parole di Zaia, è che l’aumento dei contagi porta sempre più velocemente verso l’arrivo della zona gialla. Non dalla prossima settimana, ma ormai (a meno che non cambino i numeri di contagi e occupazione degli ospedali) sicuramente prima di Natale. In zona gialla, ricordiamo, varrà l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso. I possessori di green pass non vaccinati non potranno sedersi in più di 4 all’interno dei locali, come non potranno entrare in discoteca. Senza vaccino non si potrà andare (questo anche senza zona gialla) a teatro, al cinema o allo stadio.

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