Daniela Mapelli è la nuova rettrice dell'Università di Padova. La prima in 800 anni di storia

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Nel giorno che segna l’inizio delle celebrazioni per gli 800 anni dell’ateneo, Daniela Mapelli si è insediata come nuova rettrice dell’Università di Padova.

Tre le sfide urgenti individuate da Mapelli, perché «la pandemia ha insegnato che è impossibile prevedere nei dettagli quanto si sarà in grado di fare a lungo termine». Il primo, l’Afghanistan – con i 17 studenti che l’ateneo sta cercando di portare a Padova, e gli altri 22 che sono in arrivo – e il sostegno agli accademici privati delle loro libertà: «Questo ateneo non dimentica: passano gli anni, aumenta la nostra forza nel chiedere la verità sull’atroce fine di Giulio Regeni, così come la libertà immediata per Patrick Zaki».

C’è poi il ritorno in presenza, reso possibile dai vaccini: «Si sentono nell’aria alcuni afflati, per fortuna tenui, di antiscienza. Ma l’Università che fu di Galileo non può permettere che si confonda l’essenziale libertà di dibattito con l’infima arroganza del rifiuto, o ancor peggio della negazione, della scienza».

E poi ancora la storia dell’ateneo, da celebrare durante l’ottocentenario: una «storia secolare che è la stupenda esperienza di donne e uomini che hanno lasciato un segno indelebile non solo nel loro periodo storico, ma in quelli successivi».

Alla cerimonia hanno partecipato anche rettori e rappresentanti delle più antiche università europee: la prorettrice della Sorbona di Parigi Véronique Perdereau, il rettore dell’Università di Tolosa Hugues Kenfack, i rettori delle Università di Bologna, Francesco Ubertini, e Napoli, Matteo Lorito e – con messaggi a distanza – il prorettore dell’Università di Salamanca Efrem Yildiz Sadak, e la vice-chancellor di Cambridge, Anne Ferguson.

La squadra

Tra novità e riconferme, la squadra dei prorettori e delle prorettrici vede Fabrizio Dughiero conservare il suo ruolo di prorettore all’innovazione e al rapporto con le aziende, Francesca Da Porto confermata prorettrice ma con una nuova delega alla sostenibilità, Antonio Parbonetti confermato all’organizzazione e al bilancio e Patrizia Burra non più prorettrice ma delegata alle scuole di specializzazione, e – come era noto – Giancarlo Dalla Fontana che rimane prorettore vicario.

Il saluto a Rizzuto

A Rosario Rizzuto succede la prima donna nella storia a ricoprire il massimo incarico accademico nella città del Santo. «Essere stato il vostro rettore per sei anni è stato un grande onore», ha detto un Rizzuto visibilmente commosso, prima di ricevere la standing ovation dell’aula magna. «Ci ho messo impegno e passione, dal primo all’ultimo giorno di mandato e spero di essere stato all’altezza della storia e del valore del nostro Ateneo. Adesso torno al mestiere di scienziato e docente, con la felice consapevolezza di lasciare la guida dell’Ateneo a una rettrice appassionata e capace».

Unanime il plauso delle istituzioni presenti in aula magna a Palazzo Bo per il rettore uscente. A ricordarne l’importante lavoro svolto nella città e per la città durante il suo mandato anche il sindaco di Padova, Sergio Giordani, mentre il prefetto Raffaele Grassi ha espresso il suo apprezzamento per le doti umane mostrate dall’ormai ex rettore.

Presente anche la vicepresidente della regione Elisa De Berti, che ha sottolineato i risultati raggiunti dall’ateneo e la stretta collaborazione con la Regione, in particolare rispetto all’avvio del progetto del nuovo ospedale a San Lazzaro.

Gli auguri alla nuova rettrice

Trasversali anche gli auguri delle istituzioni alla rettrice entrante, mentre quelli del presidente della regione Luca Zaia arrivano in una nota: «L’ateneo patavino è un faro del sapere veneto, nazionale e internazionale e il fatto che a guidarlo sia stata chiamata una donna, una figura femminile prestigiosa, è un bel segno tangibile dei tempi che cambiano», scrive. «Con l’Università di Padova abbiamo sempre lavorato con costrutto e in totale collaborazione. Così sarà anche d’ora in avanti».

proclamazione di daniela mapelli

Daniela Mapelli riceve il sigillo dell’Università dal suo predecessore, Rosario Rizzuto

 

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