Tartarughe a Jesolo, 80 uova pronte a schiudersi

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Jesolo non è solo ombrelloni e discoteche: quest’anno la spiaggia ha ospitato un evento unico, la nidificazione di una Caretta caretta, la tartaruga più comune del Mediterraneo, ma quasi introvabile nell’adriatico nord. La specie infatti, complici inquinamento, pesca intensiva e antropizzazione dei mari è considerata “fortemente minacciata”. Il 10 luglio un esemplare ha deposto le uova a Jesolo, stabilendo il record del nido più a nord del Mediterraneo. Ora sta alle piccole tartarughine, sotto lo sguardo attento dei volontari, riuscire nell’arduo compito di arrivare sane e salve in acqua. Le uova hanno un’incubazione tra i 42 e i 65 giorni, quindi per la schiusa si dovrà aspettare metà settembre.

Nell’area mediterranea ogni anno si contano circa 7 mila nidi di tartarughe marine. Di questi, fino a qualche anno fa non se ne trovavano che poche decine lungo le coste italiane, ma progressivamente l’areale di nidificazione si è ampliato nel Mediterraneo occidentale, tanto che la scorsa stagione nel nostro Paese sono stati scoperti 250 nidi, concentrati soprattutto in Calabria, Sicilia, Puglia, Campania e Toscana. Quest’anno l’obiettivo era arrivare a 500 nidi, ed è stato raggiunto prima della fine della stagione.

È attivo il servizio SOS Tartarughe di Legambiente per raccogliere le segnalazioni di tracce o di piccoli di tartaruga sui litorali italiani. Un invito a cittadini, turisti e bagnanti a mobilitarsi in modo semplice, inviando un messaggio WhatsApp o un SMS al 349 2100989.

Giacomo Porra

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