Faita-Federcamping, Alberto Granzotto nominato nuovo presidente nazionale

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Alberto Granzotto, classe 1965, è il nuovo presidente nazionale di Faita-Federcamping, la Federazione del turismo all’aria aperta che aderisce a Confturismo-Confcommercio. Lo ha deciso l’Assemblea nazionale che si è svolta ieri sera a Roma, e che ha eletto anche quattro vicepresidenti: Ubaldo Fusco di Faita Lazio, Giampiero Poggiali di Faita Toscana, Fabio Poletti di Trentino Camping-Faita, e Diego Ruggirello di Faita Sicilia.

Il profilo

Attuale presidente di Faita-Nordest, una laurea in Economia e Commercio conseguita all’Università di Ca’ Foscari (Venezia) e dottore commercialista, Alberto Granzotto, imprenditore veneto, raccoglie il testimone da Maurizio Vianello, alla guida della Federazione da oltre vent’anni, e ‘incassa’ i complimenti del presidente regionale veneto e vicepresidente nazionale di Confturismo Marco Michielli.

Imprenditore turistico, Granzotto è titolare, con il fratello, di due campeggi a Cavallino-Treporti (Venezia), e gestisce, assieme ad altri componenti della famiglia, il villaggio turistico Internazionale di Bibione, fondato negli anni Cinquanta dal nonno Amedeo insieme ai figli Gianni e Paolo.

«A Maurizio Vianello va il ringraziamento mio personale, della Federazione e di tutto il mondo del turismo all’aria aperta – esordisce il nuovo presidente – Se il nostro settore è cresciuto negli anni diventando un punto d’avanguardia rispetto ai principi di sostenibilità ed efficienza applicati al turismo e all’ambiente, se ci siamo accreditati presso le sedi istituzionali, lo dobbiamo al suo impegno, che non è mai venuto meno in tutti questi anni».

Il percorso di Alberto Granzotto alla guida di Faita-Federcamping inizia in quella che è la seconda estate ‘diversa’ rispetto al passato, per effetto della pandemia che, se ha falcidiato il settore delle vacanze, vede quello dei campeggi e dei villaggi turistici recuperare velocemente già sull’anno scorso.

I dati nazionali pre-pandemia

Il settore del turismo all’aria aperta, tra campeggi e villaggi turistici, conta a livello nazionale 2.650 imprese, 1 milione e 430mila posti letto (ricettività giornaliera), 150mila addetti compreso l’indotto, 69 milioni di presenze, 3 miliardi fatturato diretto e altri 3 di indotto. Metà degli arrivi è costituita da turisti stranieri.

Faita Nordest, che si è costituita due anni fa associando il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, conta a livello interregionale 220 imprese, circa 258mila posti letto e 8.500 addetti, 20 milioni e 200mila le presenze, 1 miliardo e 100 milioni di euro di fatturato e u indotto equivalente. Le presenze straniere nelle due regioni del Nordest è più consistente rispetto alla media italiana, raggiungendo il 70%.

«La pandemia ci ha colpiti (nel 2020 abbiamo perso circa il 50% dei fatturati), ma non ci ha piegati, anzi ci ha trovati ancora più combattivi e uniti – spiega Granzotto – Il mio compito sarà quello di fare tesoro di questa unità per ‘pesare’ a livello nazionale ed europeo sulle prossime scelte in tema di politiche economiche, di sostegno e promozione: il turismo all’aria aperta ha una grande dinamicità e, in questa fase di ripresa, assiste a un innalzamento di livello della clientela. Le prenotazioni stanno andando molto bene in tutto il territorio nazionale e, se il trend si confermerà, in due anni dovremmo riallinearci rispetto al periodo pre-pandemia. La situazione è migliorata soprattutto negli ultimi giorni, le prenotazioni stanno andando bene – prosegue Granzotto – il turismo all’aria aperta è una scelta di libertà e, per certi versi, è percepito come più sicuro in questo periodo. I nostri clienti nordeuropei più fedeli, dopo aver soggiornato nelle nostre strutture, stanno comunicando ai loro connazionali che la situazione in Italia è decisamente migliore di come i mercati esteri l’avevano dipinta».

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Molte famiglie soffrono le difficoltà dovute al contagio, che è tornato a farsi sentire fortemente in questi giorni. Sul fronte sgravi, vi diamo due buone notizie:

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