Veneto in zona arancione: riaprono negozi e parrucchieri, scuole aperte fino alla terza media

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Il Veneto da oggi 6 aprile torna in zona arancione: riaprono le scuole fino alla terza media e al 50% alle superiori, ripartono i negozi e il settore benessere (estetisti, parrucchieri). Ancora chiusi bar e ristoranti che potranno lavorare solo con l’asporto.

Le nuove regole della zona arancione assicurano piena libertà di movimento all’interno del proprio comune, consentite anche le visite, una volta al giorno, ad amici e parenti, però al massimo in due persone (esclusi dal computo i figli under 14). Ancora in vigore il coprifuoco, dalle 22 alle 5 del giorno successivo. Vietati gli spostamenti fuori dal proprio Comune (e dalla regione) se non per motivi di necessità, lavoro e salute, oltre che per il rientro ai luoghi di residenza, domicilio o abitazioni. Per i piccoli Comuni sotto i 5mila abitanti, sarà possibile muoversi in un raggio di 30 chilometri ma con il divieto di recarsi nei capoluoghi di provincia.

Riparte la scuola: dopo settimane di didattica a distanza, ecco che il nuovo decreto e la zona arancione permetterà a tutti gli studenti di tornare sui banchi, seppur con alcune piccole differenziazioni. Infatti per i nidi, scuole dell’infanzia, primaria e medie si tornerà in presenza a tutti gli effetti, mentre per le Superiori (come deciso ieri nel tavolo con Ufficio scolastico regionale, Regione, Anci, Upi Marche), le porte delle aule si apriranno per una percentuale di studenti del 50%. Si tratta del vero grande cambiamento di aprile e la speranza è che l’andamento della curva epidemiologica possa permettere di mantenere aperte le scuole fino alla fine dell’anno scolastico, all’inizio di giugno; considerando che per tutto aprile non sono previste zone gialle, ma solo rosse a arancioni, sarà importante evitare di ‘retrocedere’ al rosso.

Veneto zona arancione: riaprono estetisti e parrucchieri

Bar e ristoranti potranno continuare a lavorare soltanto attraverso la consegna a domicilio (senza limitazioni) e con l’asporto (fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto). Discorso leggermente diverso per bar e altri esercizi privi di cucina, per i quali l’asporto è consentito fino alle 18. Riaprono i battenti gli esercizi commerciali al dettaglio, nel rispetto dei protocolli. All’interno dei centri commerciali, nelle giornate festive e prefestive, resteranno chiusi i vari negozi ad eccezione di punti vendita di generi alimentari, agricoli e florovivaistici, delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, tabacchi, edicole e librerie. Riaprono estetisti e parrucchieri: il ritorno in arancione permetterà di riprendere l’attività ad estetisti e parrucchieri, che dopo un periodo piuttosto lungo di inattività avranno sicuramente molte richieste.

Capitolo sport: a bicicletta e jogging si aggiungono le riaperture dei centri che offrono sport individuali come il tennis, il golf o il padel. Si può andare in centri e circoli sportivi, pubblici e privati, del proprio Comune o, in assenza di tali strutture, in Comuni limitrofi, per svolgere esclusivamente all’aperto l’attività sportiva di base. Chiusi palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali, che però possono erogare le prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e le attività riabilitative o terapeutiche.

LAVORI GRATIS IN CASA

Molte famiglie soffrono le difficoltà dovute al contagio, che è tornato a farsi sentire fortemente in questi giorni. Sul fronte sgravi, vi diamo due buone notizie:

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