«Hide e Jack», le scarpe solidali made in Veneto conquistano l'Arsenal

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Moda e sport unite per solidarietà grazie all’aiuto del campione del mondo 2014 Mesut Ozil: dall’amicizia tra il giocatore e il giovane manager Alberto Franceschini sono nate le scarpe Hide&Jack, un’amicizia e una collaborazione con ricavi devoluti in beneficienza.

«Da tifoso dell’Arsenal ho mandato un paio di scarpe Hide&Jack al mio giocatore preferito Mesut Ozil: mai avrei pensato che sarebbe successo tutto questo». E’ ancora incredulo Alberto Franceschi produttore insieme al fratello Nicola delle sneaker venete che hanno stregato il campione di calcio turco di origine e tedesco di adozione che nella sua carriera ha vinto praticamente tutto.

Hide&Jack, la collaborazione con il campione Ozil diventata esempio di solidarietà

Un semplice gesto, una grande amicizia, che è poi diventata un co-branding con l’obiettivo di aiutare le fasce deboli della società.  «Dopo il primo incontro a Londra – racconta Alberto – è nato il modello “The Cage” il cui nome deriva dal campo dove Mesut Ozil giocava da bambino. In sintonia fin da subito abbiamo deciso di donare gli incassi della vendita all’associazione italiana “TuttiConnessi” per dare la possibilità agli studenti  in difficoltà economica di accedere ai supporti digitali così da intraprendere la formazione a distanza, esigenza dettata dall’emergenza sanitaria».

«Un successo che ci ha fatto pensare di lanciare un secondo progetto Hide&Jack x M10 “The Magician” lanciato lo scorso mese – continua Alberto Franceschi –  la sneaker è dedicata al  goal più bello fatto in Champions League contro il Ludogorets. Questa volta – commenta Alberto Franceschi – i proventi saranno devoluti all’associazione de “La Spesa Sospesa” con sede in Italia che si occupa di fornire beni alimentari alle famiglie colpite dalla crisi del Covid 19».

«I continui contatti con il manager dello sportivo Erkut Sogut durante lo studio e la progettazione del nuovo prodotto hanno favorito nuove attività parallele: dal 20 al 26 di dicembre insieme ad altri calciatori  Kieran Gibbs, Matthew Fleumini e Stephan Pappert, il cuoco della Regina d’Inghilterra, abbiamo consegnato 10 mila pasti agli inglesi meno fortunati. La pasta, rigorosamente Made in Italy è partita direttamente da Padova con un tir che ha attraversato il Canale della Manica. Il cerchio delle conoscenze si è allargato – dice Alberto Franceschi – fino agli spogliatoi dove ho potuto stringere le mani a tutti i giocatori compagni di squadra di Mesut Ozil. Umanamente un’esperienza ricca – conclude Alberto Franceschi – al di là della moda e della capacità di stare sul mercato, sono anche queste le soddisfazioni legate a chi fa impresa che sia economica o sportiva. Un tributo ai sacrifici fatti fin dall’infanzia per raggiungere una carriera professionale che al suo apice può restituire qualcosa al territorio e alla gente che lo abita. Hide&Jack ci ha messo la qualità dei materiali, il know-how artigianale e tutta la creatività per creare una sneaker unica nel suo genere».

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