Veneto, ancora zona arancione. Zaia: «Via al vaccino agli over 75»

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Veneto in zona arancione, nonostante l’indice Rt in continuo abbassamento e dati da zona gialla, il Governo e il Cts seguono la via della prudenza e mantengono la regione in fascia arancione. Questo l’esito della valutazione settimanale del Cts sullo stato pandemico delle regioni italiane. Confermate quindi tutte le disposizioni in vigore nelle ultime settimane: vietati spostamenti al di fuori del comune, bar e ristoranti chiusi, impossibilità di uscire dai confini regionali.

Il bollettino di oggi venerdì 22 gennaio: tamponi molecolari fatti ad oggi 3milioni 644mila, test rapidi 2 milioni 389mila,  2,75% incidenza dei positivi sui tamponi fatti oggi,  303.687 positivi da inizio pandemia,  49.850 attualmente positivi (dimezzati i positivi oggi in Veneto), 1.198 positivi nelle ultime 24 ore, ricoveri totali 2737 (700 posti letto in meno rispetto alla punta toccata), 321 terapie intensive,  2.416 ricoveri in area non critica,  8.439 decessi totali,  75 decessi nelle ultime 24 ore.

Veneto zona arancione, Zaia:«Forse la terza ondata è passata»

La decrescita di contagi ed ospedalizzazioni è evidente, ma l’allerta resta: «Vorrei ricordarvi che i focolai inaspettati e l’infezione sono presenti in tutta Europa, l’Italia ha un trend di decrescita, io continuo a dire che per i numeri che abbiamo avuto forse la terza ondata qui da noi è passata – ha commentato Zaia – se la scelta degli scienziati è quella scientifica, noi la seguiremo. Io sono contro il lockdown, lo sapete, tutti ci siamo battuti perché non si arrivasse a questo».

Il presidente del Veneto ha poi analizzato il caso vaccini: «Sulle mutazioni del Covid la comunità scientifica ci dice che i vaccini sono efficaci Abbiamo confermate le forniture di Pfizer per la prossima settimana, da quella successiva dovremmo tornare alle quantità stabilite, con una novità: la fascia di priorità partirà dagli over 75 e non più dagli over 80. I tagli di Pfizer continuano a fare comunque paura: ad oggi abbiamo comunicazione del taglio compensato per la prossima settimana, domani avremo una riunione con Arcuri e cercheremo di capire se ci saranno novità».

Si attendono, inoltre, sviluppi su altri vaccini come lo Sputnik russo su cui la comunità scientifica europea deve ancora esprimere un parere definitivo. Zaia ha inoltre analizzato la possibilità di produrre vaccini internamente alla regione, ma ha spiegato come in questo caso servirebbero nuovi accordi a livello nazionale.

Veneto, zona arancione: le limitazioni

Confermato il divieto di spostamento tra le regioni, anche tra quelle gialle, che il governo ha istituito il 20 dicembre e che ha deciso di prolungare fino al 15 febbraio. Coprifuoco dalle 22 alle 5.

Sarà concesso il congiungimento con un familiare che è in condizioni di necessità, solo e non autosufficiente. In questo caso si potrà spostare solo una persona che potrà portare con sè eventuali figli minorenni.

Il ricongiungimento con il partner è previsto tra le cause di necessità da giustificare con autocertificazione. Le coppie potranno incontrarsi solo nell’abitazione che condividono quotidianamente. Sempre consentito il ritorno al proprio comune di residenza, domicilio o abitazione per chi si trova altrove.

Capitolo seconde case: si possono raggiungere anche all’esterno della regione, ma solo se di proprietà dei diretti interessati allo spostamento. È consentito ricevere a casa propria non più di due persone, eventualmente con bambini al di sotto dei 14 anni o con disabili a carico, una sola volta al giorno. Ugualmente ci si potrà spostare in non più di due persone per andare a trovare amici o familiari in un’abitazione privata.

Bar e ristoranti saranno chiusi. In zona arancione, infatti, i locali non saranno aperti al pubblico. Vietato l’asporto ai bar, dopo le 18. Ristoranti, pizzerie, pollerie, paninoteche continueranno a effettuare delivery e take away. I negozi resteranno aperti, ma solo per i residenti dei comuni in cui sono locati.

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