Troppi contagi e ospedali pieni: Veneto zona arancione a gennaio

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Veneto zona arancione, il Covid non dà respiro alla regione e dopo le festività natalizie due sono le ipotesi per il futuro: zona gialla rafforzata con limitazioni da zone rosse e arancioni nei fine settimana, oppure area arancione (o rossa) in alcune regioni direttamente dal 7 gennaio con un’ordinanza del ministero della Salute, senza attendere la scadenza dei decreti legge e del Dpcm il 15 gennaio.

Questo dovrebbe essere il piano del Governo per la ripartenza post natalizia che dovrebbe essere fissato nelle prossime ore con una riunione dei capidelegazione. Poi tutto verrebbe assorbito dalla pubblicazione del nuovo dpcm del Governo fissata per metà mese.

Veneto, due ipotesi dopo il 6

Il Veneto, infatti, dopo essere stato per due mesi sempre in fascia gialla, visto l’aggravarsi dei numeri del contagio nelle ultime settimane sembra non poter sfuggire al cambio colore post festività. Il sistema sanitario sotto pressione e i dati allarmanti sul contagio con l’indice Rt costantemente sopra 1, infatti, costringeranno il Governo ad adottare provvedimenti più stringenti rispetto a quelli adottati in Veneto nei mesi precedenti.

Il 7 gennaio si dovrebbe tornare al sistema dei tre colori in base al rischio di diffusione del contagio in quanto le disposizioni per il periodo natalizio volgeranno al termine il 6 gennaio. Si dovrebbe ripartire con tutte le regioni in zona gialla a meno che non si anticipi la riunione prevista per l’8 gennaio, quando si valuteranno i dati. In Veneto, possibile quindi 7-8 gennaio in zona gialla e il week end 9-10 in zona rossa, per poi o entrare stabilmente in arancione o avere feriali gialli e week end arancioni o rossi. Ma l’ipotesi più probabile è quella di vedere da subito, dal 7 gennaio, il Veneto zona arancione. 

Il 15 gennaio potrebbero inoltre essere rivisti i 21 indicatori con i quali si stabiliscono i criteri per le diverse zone. I parametri potrebbero essere più stretti, in quanto al ministero della Salute pare essere stato stabilito che il livello dell’Rt a 1,25 per la fascia arancione e 1,50 per quella rossa no siano sufficientemente efficaci per limitare il rischio di diffusione del contagio.

Possibili, quindi, misure restrittive anche quando Rt supera 1 di poco e per periodi brevi, ma con un’alta incidenza di nuovi casi. Sembra un’ipotesi pensata su misura per il Veneto, che è sempre rimasto giallo. Ogni modifica dovrà comunque essere condivisa con le Regioni

A rischiare di passare alla zona arancione sono Veneto, Liguria e Calabria, che secondo l’ultimo report Iss hanno superato il valore 1 di Rt. Lo stesso destino potrebbe capitare a Puglia, Basilicata e Lombardia che sono molto vicine a superare questo valore.

Limitazioni da zona arancione

·      Lo spostamento è consentito per ragioni di lavoro, necessità e urgenza e per fare ritorno alla propria residenza, al proprio domicilio o alla propria abitazione. Ci si può spostare senza limitazioni all’interno del proprio Comune, uscire per una passeggiata, mantenendo sempre la distanza interpersonale e indossando la mascherina, o andare a correre.

·      Resta il coprifuoco: dalle ore 22 scatta gli spostamenti sono nuovamente limitati a ragioni di lavoro, necessità e urgenza. È necessaria l’autocertificazione.

·      Bar, ristoranti, pub, gelaterie, pasticcerie sono aperti ma non è possibile consumare sul posto. Fino alle 22 è possibile ordinare piatti da asporto. Cibo e bibite a domicilio si possono invece ordinare senza limiti di orario. Negozi aperti.

·       Gli spostamenti verso altri Comuni sono vietati, salvo specifiche esigenze urgenti o necessità.

·      È sempre consentito fare la spesa: rientra, infatti, fra le cause giustificative degli spostamenti quindi, nel caso in cui il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, lo spostamento è giustificato. Necessaria l’autocertificazione.

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