Unipd: concorso regolare, archiviata la posizione del Dg Alberto Scuttari
Il pm Sergio Dini non aveva mai avuto dubbi. E ora, due anni dopo l’inizio dell’indagine, il gip Margherita Brunello ha accolto la richiesta di archiviazione: nella condotta del direttore generale dell’Università di Padova, Alberto Scuttari, non c’è nessun profilo di irregolarità. Al Dg dell’ateneo di Padova veniva contestato un abuso d’ufficio in un concorso che ha visto assumere una dipendente che già aveva collaborato in precedenza con Scuttari. Un concorso regolare, con pieni titoli della vincitrice, come stabilito dall’indagine.
«C’è grande soddisfazione da parte dell’Ateneo che sia stata verificata la piena legittimità del procedimento amministrativo di cui trattasi e la correttezza del comportamento del DG», spiega l’Università di Padova in una nota. «Giungemmo: è il fine», così faceva dire Alessandro Pascoli al suo Alexandros. E così si chiude ora una vicenda che di fatto colpisce solo per la lentezza con la quale è arrivata l’archiviazione.
Indagini che di certo non hanno minimamente intaccato l’operato di Alberto Scuttari. Come vi abbiamo raccontato, l’Università di Padova è rientrata ancora una volta, anche nel 2020, tra i migliori posti di lavoro in Italia, classificandosi prima fra i Mega Atenei e ventiduesima tra quattrocento aziende.
«Siamo orgogliosi di questo risultato» così commentava Alberto Scuttari – «che assume una rilevanza ancora maggiore alla luce della regolamentazione che l’Università di Padova è tenuta a rispettare in quanto ateneo pubblico. Questo traguardo conferma un trend nettamente positivo rispetto allo scorso anno, dal momento che l’Università è salita di oltre duecento posizioni. La nostra comunità è un ecosistema composito fatto di tecnici, professionisti, professori e ricercatori, ognuno a sua volta cellula di un organismo più grande: l’economia del Paese. Pertanto ringraziamo l’impegno di tutti, fondamentale per il raggiungimento di questo traguardo, e per affrontare le sfide a cui la pandemia ci sta sottoponendo. L’Università di Padova, infatti, non si è mai fermata, implementando la tecnologia per proseguire con la didattica anche a distanza e un programma di sorveglianza attiva per tutelare il personale in presenza. Siamo un luogo di cultura e competenza, nonché un laboratorio di impresa e continueremo a mettere le persone al centro».
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