Veneto, nel 2020 crolla il fatturato delle PMI: perdite per 45 miliardi

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Veneto, nel 2020 le PMI hanno fatto registrare una perdita di fatturato di 45 miliardi di euro. Una somma considerevole, incrementata pesantemente dall’emergenza sanitaria di quest’anno, contraddistinto dall’arrivo del Covid. La stima è stata elaborata dall’Ufficio studi della CGIA.

Veneto, nel 2020 crolla il fatturato delle PMI: i settori più colpiti

Escludendo gli alberghi, i ristoranti, i bar, le pasticcerie e tutte le attività che ruotano attorno al settore del turismo, la CGIA elenca le aree economiche che anche in Veneto sono state maggiormente colpite dalla crisi. Vale a dire:

– la filiera trasporto persone (taxi, ncc, bus operator);

– la filiera eventi (congressi, matrimoni, cerimonie, etc.);

– gli ambulanti, soprattutto con posteggi presso le aree interessate da

eventi, stadi (i cosiddetti “fieristi”);

– la filiera sport, tempo libero, intrattenimento, discoteche, parchi

divertimento e tematici (incluse le attività dello spettacolo

viaggiante);

– la filiera attività culturali e spettacolo;

– il commercio al dettaglio, in particolar modo abbigliamento,

calzature, libri e articoli di cartoleria;

– gli agenti di commercio.

In crisi ovviamente, come anticipato nelle righe precedenti, anche il turismo veneto. Con il “decreto Agosto” il Ministero dei Beni Culturali ha individuato 29 comuni capoluogo di provincia o di città metropolitana che quest’anno hanno subito un crollo verticale delle presenze turistiche straniere, di questi 3 realtà sono venete: Venezia, Verona, e Padova.

Un settore che nel 2021 dovrebbe ancora risentire delle perdite dovute all’emergenza sanitaria e che secondo la Cgia meriterebbe un sostegno economico maggiore rispetto a quello previsto dalle bozze del «Recovery Plan»: solo 3,1 miliardi su 209 destinati al settore turismo, forza dell’economia italiana e veneta.

Cgia:«Serve un aiuto più consistente da parte del Governo»

«Al netto delle misure a sostegno della liquidità e agli effetti dello slittamento delle scadenze fiscali – ha denunciato il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo – il Governo quest’anno ha stanziato poco meno di 3 miliardi di euro di aiuti diretti alle imprese venete colpite dalla pandemia. Ciò vuol dire che a fronte di un crollo del fatturato dell’intero sistema economico regionale di circa 45 miliardi di euro, il tasso di copertura è stato pari al 6,6 per cento circa.»

«E’ comunque necessario precisare – dichiara il Segretario della CGIA Renato Mason – che alle Pmi che hanno subito i contraccolpi più negativi della crisi, ovvero quelle che hanno dovuto chiudere per decreto, i ristori erogati dall’Esecutivo hanno coperto mediamente il 25 per cento circa del calo del fatturato. Le misure di sostegno al reddito approvate da Governo Conte, infatti, sono andate in larghissima parte alle attività che hanno registrato un crollo del giro di affari di almeno il 33 per cento rispetto al 2019. Resta il fatto che anche per queste realtà gli aiuti economici sono stati insufficienti».

 

LEGGI: GLI AIUTI PER LE FAMIGLIE, DAL CONTRIBUTO PER L’AFFITTO AI LAVORI GRATIS IN CASA

Molte famiglie soffrono le difficoltà dovute al contagio. Sul fronte sgravi, vi diamo due buone notizie:

 

LEGGI: IL FUTURO NELLE MANI DELLE NANOTECNOLOGIE

Ti potrebbe interessare