Meccanica vicentina: cala dell’11% la produzione ma regge il mercato europeo

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Vicenza,  le imprese dell’ industria meccanica vicentina hanno registrato un calo del 11% della produzione nel terzo trimestre del 2020. Segnali positivi, invece, dal mercato europeo con una crescita del 2,4%.

I dati della congiunturale, rilevati da Confindustria Vicenza per il terzo trimestre 2020, vedono una produzione che fa segnare un – 11,1% rispetto allo stesso periodo del 2019, con una capacità produttiva considerata insoddisfacente per il 49% delle imprese.

Il fatturato in Italia vede un dato solo leggermente negativo, -0,4%, mentre è addirittura in crescita quello verso i mercati dell’Unione Europea, +2,4%. Crollano, invece, i mercati extra UE: -7,5%.

Meccanica vicentina, segnali di ripresa, ma la crisi pesa

«I dati sono negativi, ovviamente, a livello provinciale come a livello nazionale – spiega Laura Dalla Vecchia, presidente della Sezione Meccanica Metallurgica ed Elettronica di Confindustria Vicenza -, però, in questi ultimi difficili mesi, in qualche caso si sta intravedendo qualche timido segnale di recupero»

«In questo contesto – ha affermato Dalla Vecchia – ci sono dei segnali positivi nei comparti legati al mondo della casa e dell’elettrodomestico, che sono spinti dalle prospettive del superbonus 110%, e dei beni strumentali vista l’attenzione e gli incentivi».

Considerazioni tratte anche leggendo le previsioni a 6 mesi: ordini provenienti dal mercato interno dati in calo per il 35% degli intervistati e in aumento per solo il 16%; ordini dall’estero previsti in calo per il 30% e in crescita per il 28%.

Nuova trattativa Federmeccanica-sindacati

In questo senso si inserisce la trattativa tra Federmeccanica e sindacati confederali sul rinnovo del contratto collettivo nazionale dell’industria metalmeccanica: “Siamo ancora dentro una crisi senza precedenti – commenta Stefano Franchi, Direttore Generale di Federmeccanica – nonostante questo contesto, abbiamo voluto mandare un messaggio di fiducia, facendo una proposta di un nuovo contratto ‘per’ il Lavoro.”

Gli Industriali, infatti, vista la situazione di difficoltà oggettiva, chiedono che il contatto sia calato nella realtà congiunturale, che era già in discesa nel 2019, e quindi con adeguamenti che tengano conto della situazione fattuale e dell’andamento dei mercati internazionali.

 

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