Cna in soccorso del trasporto pubblico: pronti 100 bus

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Ristori rapidi e cospicui alle aziende più colpite dalle nuove restrizioni, tavoli di confronto territoriali tra enti locali e categorie economiche e aiuto al trasporto pubblico. CNA Padova si dice fortemente preoccupata e lancia un appello all’indomani della pubblicazione del nuovo Dpcm del Governo in vigore da oggi lunedì 26 ottobre. Le nuove misure rischiano di produrre un impatto devastante su un tessuto produttivo già fortemente provato dal lockdown primaverile.

«È vero che come artigiani non veniamo colpiti direttamente da queste nuove misure –  dichiara Luca Montagnin, presidente di CNA Padova – Ma siamo comunque l’anello fondamentale di una filiera che rischia di subire contraccolpi pesantissimi. Pensiamo al pane che i ristoratori mettono sulle loro tavole, o alle tovaglie che vengono mandate in tintoria. Tutto l’artigianato è colpito da questo blocco della ristorazione, degli esercenti e del turismo: anche l’impiantista, l’autotrasportatore, il taxista, il falegname. L’artigianato rischia di pagare come altri settori questo lockdown. Ecco perché è necessario non perdere un solo minuto – aggiunge Montagnin – e rendere operativi contributi a fondo perduto, prestiti fortemente agevolati e cassa integrazione. C’è il rischio che molti colleghi dopo questo colpo non siano più in grado di risollevarsi».

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Trasporto pubblico, rischio contagio

Sul capitolo trasporto pubblico è necessario uno scatto in avanti. Si è visto come il sovraffollamento dei mezzi pubblici possa diventare un pericoloso veicolo di contagio. Dopo lo stop ai viaggi d’istruzione esiste un parco di mezzi privati fermi, con relativo personale (autisti), che ora possono essere messi a disposizione del servizio pubblico. «Su questo capitolo siamo disponibili a ragionare e abbiamo già avviato, insieme ad Upa, contatti con BusItalia – aggiunge Montagnin –  Le aziende private sono capillarmente presenti su tutti i comuni del territorio e possono supportare il trasporto pubblico locale con estrema elasticità e velocità».

A disposizione c’è una flotta di cento mezzi privati, da mettere su strada nel giro di pochi giorni, per supportare il trasporto pubblico locale nella provincia di Padova. CNA e Unione provinciale artigiani ne hanno già discusso con BusItalia, la società del gruppo Ferrovie dello Stato. Un modo per alleggerire l’affollamento dei mezzi pubblici e allo stesso tempo per impiegare addetti attualmente in cassa integrazione.

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Oltre al capitolo ristori, inoltre, CNA ritiene urgente la creazione di tavoli di confronto sia nazionali, tra governo e parti sociali, che territoriali, tra enti locali e categorie economiche, per dare rappresentanza al mondo produttivo, per avviare nuove proposte e integrare o modificare le decisioni assunte sino ad ora.

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