Grandi navi a Venezia, un algoritmo deciderà quali ammettere

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A luglio 2019, gli accessi delle grandi navi in laguna saranno diminuiti del 10-15%. E’ questo almeno l’obiettivo delle nuove regole per il transito delle crociere a Venezia, fissato dalla Capitaneria di porto e valido a partire dal primo luglio 2018. Attualmente il divieto di accesso scatta solo per le navi sopra le 96 mila tonnellate e vige il regime dell’autoregolamentazione, per cui sono le stesse compagnie marittime a escludere le navi più grandi dal transito in laguna; da quest’estate invece la selezione verrà affidata a un algoritmo concordato dai gestori del traffico crocieristico, che valuterà caso per caso l’ingresso di tutte le navi sopra le 40 mila tonnellate. Il verdetto non dipenderà tanto dal tonnellaggio delle imbarcazioni, quanto da elementi come la massa di acqua spostata dalla carena, il tipo di propulsore o il carburante con minore percentuale di zolfo impiegato.

Decisivo il modulo d’armamento

«La gestione della mitigazione al transito delle grandi navi – spiega la Capitaneria – da oggi può basarsi su una disciplina che, sfruttando un approccio innovativo, introduce nuovi parametri e limiti rispetto a quelli dell’attuale regime di autoregolamentazione». A decidere le sorti delle imbarcazioni che busseranno alle porte di Venezia sarà il «modulo d’armamento», un codice che registra diversi fattori di impatto come l’adesione all’accordo per la riduzione delle emissioni da carburante, la larghezza, l’area laterale, lo spostamento d’aria e il dislocamento. I trasgressori saranno multati come previsto dal codice della navigazione e ritenuti responsabili civilmente di danni che possono derivare a cose e persone.

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