Zuccato: dopo il referendum, continuità al Piano Industria 4.0

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La vittoria di ampia misura del No al referendum costituzionale, le dimissioni annunciate da Matteo Renzi e l’incertezza sul futuro governo non devono far dimenticare i problemi dell’economia. È questo il concetto che Roberto Zuccato, presidente di Confindustria Veneto, consegna a una dichiarazione diffusa nel tardo pomeriggio del 5 dicembre 2016. Ed è il Piano Industria 4.0 – che Renzi e l’ormai ex ministro Calenda avevano presentato a Verona poco dopo il riconoscimento di un “competence center” del Nordest con base all’Università di Padova – a stare maggiormente a cuore all’esponente confindustriale.

«L’esito del referendum ripone sul tavolo della politica i complessi nodi economici di questa fase di post-crisi, caratterizzata in particolare da una crescita ancora debole – dichiara Zuccato –. Ora è necessario che i partiti mettano da parte l’accesa conflittualità degli ultimi mesi per far fronte alle necessità del Paese e dei territori, dal punto di vista della politica industriale, dello sviluppo e dell’occupazione, in un quadro europeo».

Zuccato ha poi aggiunto: «In una prospettiva di ampio respiro, favorire la crescita significa anche e soprattutto attuare investimenti in innovazione e capitale umano, per mettere le imprese del nuovo manifatturiero nelle condizioni di competere a livello internazionale. Per questo credo sia importante dare continuità ad alcuni provvedimenti già presi, in particolare al Piano Industria 4.0». Se ne occuperà, con ogni probabilità, un nuovo governo. Sarà il presidente della Repubblica Mattarella a decidere come uscire dalla crisi aperta dal risultato delle urne referendarie.

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