H-Farm: ampliamento, permessi in fretta o ce ne andiamo

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Il progetto di ampliamento di H-Farm scalda il consiglio comunale di Roncade, dove ieri maggioranza e opposizione, riunite in seduta straordinaria, hanno chiesto di “valutare con maggiore attenzione ogni singolo aspetto del piano e di sottoporre lo stesso all’esame dei residenti”. Ma l’acceleratore per startup guidato da Riccardo Donadon ha fretta: chiede risposte certe entro maggio per creare H-Campus, un centro didattico per studenti dai 6 ai 26 anni dedicato all’innovazione, che potrebbe ospitare fino a 1800 studenti. L’investimento prospettato si aggira attorno a 60 milioni di euro.

Durante il dibattito, di fronte alle richieste di un rallentamento dell’iter progetto – principalmente per approfondire alcune questioni legate alla viabilità – Donadon è arrivato ad alludere alla possibilità di valutare un’altra collocazione del campus: non più la frazione di Ca’ Tron, ma per esempio Cortina d’Ampezzo. «È stato un confronto franco – ha dichiarato da parte sua il sindaco di Roncade Pieranna Zottarelli – La comunità vuole vedere risolti i problemi e vedere che gli investimenti che partono fruttino e portino vantaggi per tutto il territorio».

I rendering del progetto H-Campus

Parole a cui fanno seguito le dichiarazioni di oggi: «H-Farm ha radici profonde a Ca’ Tron – spiega Donadon in una nota – Amiamo questo lembo di terra e in questi 11 anni l’abbiamo considerato casa nostra, raccontandone l’incredibile storia e bellezza a tutti gli importanti ospiti che ci hanno visitato. La mia frase su Cortina era parte di un discorso più ampio, nato all’interno della seduta del consiglio straordinario che si è tenuto ieri sera, nel quale abbiamo presentato il nostro progetto per rendere ancora più partecipe il territorio della nostra crescita».

Donadon: “H-Campus progetto a cubatura zero”

«Sono rimasto un po’ rammaricato per come si sono svolti i lavori, mi ero illuso che il consiglio aderisse con il nostro stesso entusiasmo alla proposta – prosegue Riccardo Donadon – Tuttavia alla fine il sindaco mi ha comunque rassicurato sulla sua volontà e sull’interesse dell’amministrazione di non privare il territorio di H-Campus. Un intervento a cubatura zero, completamente reversibile e autosufficiente, realizzato con le più importanti tecnologie a disposizione, con un percorso formativo dai 6 ai 25 anni e che a regime ospiterà circa 1800 studenti. Un Campus a misura d’uomo che porterà eventi e appuntamenti culturali per la cittadinanza oltre a strutture a disposizione di tutti».

“Accordo di programma con Quarto d’Altino e Regione”

La proposta di Donadon è di allargare la discussione al vicino comune di Quarto d’Altino (coinvolto anch’esso nel progetto di ampliamento) e alla Regione, cambiando l’iter e passando per un accordo di programma che sia firmato dalla Regione e dai due comuni. «Perché la procedura cominci occorre la proposta dei promotori, ma anche un filtro preventivo di Comune e Regione – afferma Donadon – Enti che, ravvisato l’interesse, sono chiamati a dare avvio al percorso, fermo restando che gli elementi di dettaglio del progetto saranno comunque ricontrollati a fine percorso. Abbiamo scelto infatti una procedura urbanistica che coinvolge in primis il Comune, ma che è anche la più severa, perché alza a livello regionale i controlli».

H-Farm: Contatti avviati anche con altre realtà

In conclusione il patron di H-Farm chiede «un progetto condiviso e partecipato». Chiede un «riscontro rapidissimo rispetto all’avvio di questa procedura come, alla fine del Consiglio, ci ha garantito l’amministrazione comunale». Anche perché, non nasconde Donadon, «è vero, ci sono molti territori con cui abbiamo iniziato delle conversazioni, che hanno manifestato un forte interesse rispetto a H-Campus».

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