
Pandemia, il gruppo Carel limita i danni
Nonostante la pandemia, il gruppo Carel, che fa soluzioni di controllo per condizionamento, refrigerazione e riscaldamento e nei sistemi per l’umidificazione e il raffrescamento, limita i danni. Ecco i dati: ricavi consolidati pari a 161 milioni, -3,6% rispetto al primo semestre del 2019 (-3,1% a cambi costanti), EBITDA consolidato a 30,9 milioni (19,2% dei ricavi d’esercizio), -8,4%, rispetto al primo semestre del 2019, risultato netto consolidato pari a 16,3 milioni, -14,0% rispetto al primo semestre del 2019; posizione finanziaria netta consolidata negativa a 65,3 milioni, rispetto a 62,1 milioni al 31 dicembre 2019.
Francesco Nalini, Amministratore Delegato del Gruppo, ha dichiarato: «Siamo orgogliosi di presentare risultati che, nonostante la situazione senza precedenti avuta nella prima metà dell’anno, sono non lontani da quelli riportati nel 2019. Questo sia in relazione ai ricavi, che si assestano sulla parte alta della guidance precedentemente fornita dal Gruppo (contrazione ad una singola cifra percentuale) sia in termini di profittabilità, sostanzialmente in linea con quella registrata al 31 dicembre 2019. Ciò ha consentito una significativa generazione di cassa da attività operative, pari a circa 18 milioni di Euro. Tali risultati mettono in luce la capacità del Gruppo di reagire rapidamente e con grande efficacia a scenari negativi eccezionali, nonché la resilienza garantita dalla diversificazione geografica e del suo portafoglio di business».
LEGGI: GLI AIUTI PER LE FAMIGLIE, DAL CONTRIBUTO PER L’AFFITTO AI LAVORI GRATIS IN CASA
Molte famiglie soffrono le difficoltà dovute al contagio. Sul fronte sgravi, vi diamo tre buone notizie:
- l’ecobonus 110% prevede una serie di lavori gratis in casa (clicca qui)
- il decreto rilancio prevede tutta una serie di sgravi e bonus per le famiglie (clicca qui)
LEGGI: IL FUTURO NELLE MANI DELLE NANOTECNOLOGIE
«Un ruolo fondamentale in una situazione così sfidante è stato rivestito dal cd. “mirroring” tecnologico, la scelta strategica di replicare i processi produttivi su diversi impianti, che ha permesso di spostare rapidamente la produzione di alcune famiglie di prodotto dagli stabilimenti colpiti da provvedimenti di lock-down verso quelli pienamente operativi, riducendo quindi il disagio per i nostri Clienti. In ogni caso il back-log accumulato durante la chiusura è stato in gran parte smaltito nel mese di giugno, con una coda nel mese di luglio. Innovazione, impegno e attenzione verso il Cliente continueranno ad essere gli elementi principali della nostra strategia, anche nella seconda parte di questo anno così sfidante».