Smart&Hack Veneto, vince il contatore che riduce lo spreco d'acqua in casa

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Il contatore d’acqua per la casa del futuro vince l’hackathon Smart&Hack Veneto: grazie all’utilizzo di un sistema di misurazione elettromagnetico e all’impiego dell’intelligenza artificiale sarà possibile bloccare l’erogazione dell’acqua da remoto e monitorare i consumi domestici.

Luca De Gregorio, Salvatore Manfredi D’Angelo e Dilnaz Temirkulova, studenti di artificial intelligence and robotics, fisica teorica e development and international cooperation sciences alla Sapienza Università di Roma, sono i tre vincitori della competizione nazionale Smart&Hack Veneto, promossa da Risorse, agenzia per il lavoro, in collaborazione con il dipartimento di ingegneria industriale dell’Università degli Studi di Padova e di SMACT Competence Center di Padova con il patrocinio del Comune di Padova e della Città di Vicenza. I vincitori sono stati decretati venerdì 10 maggio.

Il progetto dei 3 studenti, sviluppato a partire dalla sfida lanciata da Xylem Water Solutions Italia, ha conquistato la giuria presieduta dal professor Fabrizio Dughiero e che ha visto, tra gli altri, la presenza del CEO di Risorse Marco Pagano e del top voice di LinkedIn Filippo Poletti. Il team vincitore avrà la possibilità di lavorare al fianco dello staff tecnico di Xylem Water Solutions Italia. A loro andranno anche buoni Amazon del valore di 1.500 euro.

A vincere lo Smart&Hack Innovation Award, il premio speciale dedicato all’innovazione, è stato il progetto dedicato alla digitalizzazione della documentazione per l’assemblaggio dei climatizzatori sviluppato da Jacopo Lin e Matteo Billato, studenti di ingegneria dell’energia e di economia dell’Università di Padova su sfida proposta da Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems. Il loro team avrà la possibilità di partecipare, sabato 25 maggio 2024, al TEDx Padova in programma nella sala Giotto del centro congressi.

«L’acqua è un bene molto prezioso che non va sprecato: dagli inizi del Novecento, in Italia l’acqua disponibile si è ridotta del 40 per cento – spiegano i vincitori Luca De Gregorio, Salvatore Manfredi D’Angelo e Dilnaz Temirkulova, ex studenti del campus romano Dotcampus, che a febbraio ha stretto una collaborazione con Smart&Hack Veneto –. Abbiamo immaginato per Xylem il contatore d’acqua della casa del futuro, basato su un sistema elettromagnetico, collegato a una scheda di Arduino che, comunicando in cloud, garantisca la raccolta dei dati relativi al flusso d’acqua nel corso del tempo: in caso di rilevazione di flussi anomali, un’elettrovalvola sarà in grado di bloccare l’erogazione dell’acqua. Un’app permetterà di monitorare i consumi domestici e, grazie all’intelligenza artificiale, anche di predire i consumi e ricevere dei suggerimenti su come comportarsi».

«Questo progetto rappresenta il nostro purpose aziendale focalizzato sulla sostenibilità e sull’evoluzione per il controllo della gestione dell’acqua – commenta Stefano Andretta, sales engineer di Xylem –. L’entusiasmo di questi 3 ragazzi è stato contagioso: hanno saputo cogliere a pieno la sfida che abbiamo lanciato. Li aspettiamo in azienda per coinvolgerli nella realizzazione di questo progetto».

Sei in totale le aziende che hanno lanciato le sfide ai ragazzi: AFV Beltrame Group, AWMS Gruppo Zucchetti, EXOR International – Corvina, Mitsubishi Electric Hydronics & IT Cooling Systems, HWG Sababa, Xylem.

«Il successo dell’adesione a Smart&Hack Veneto – dice il CEO Marco Pagano – corrisponde alla necessità dei ragazzi di avere occasioni di confronto con le aziende. L’adesione dei talenti dimostra anche il fatto che le imprese venete hanno saputo sottoporre delle sfide interessanti. Risorse è presente in Veneto a Padova, Vicenza e Verona e questa occasione valorizza il nostro ruolo di partner delle aziende nella ricerca dei talenti e nel confronto con le istituzioni al fine di agire come facilitatori dello sviluppo del territorio».

«Con questa settima edizione – sottolinea l’innovation and sales director Alessia Scarpa – Smart&Hack si conferma un progetto di innovazione sociale di grande successo e la cui qualità dei progetti continua a crescere: in questa edizione 20 università hanno partecipato, coinvolgendo i loro studenti. Smart&Hack ha suscitato l’interesse di talenti con formazione diversa, da quella STEM a quella umanistica. Il nostro progetto proseguirà con l’appuntamento di Milano in programma nel mese di novembre».

«Dobbiamo credere di più nei giovani – commenta il professor Dughiero, presidente della giuria –. Queste occasioni di coinvolgimento dei talenti devono moltiplicarsi, perché danno un’opportunità alle nostre studentesse e ai nostri studenti di mettersi alla prova in un modo alternativo rispetto all’insegnamento classico, immedesimandosi nel ruolo dell’imprenditore e facendo acquisire loro l’orientamento all’imprenditorialità. Questa competenza trasversale sarà molto importante nel mondo del lavoro futuro».

«Grande soddisfazione – aggiunge Dughiero – è il fatto che la nostra università abbia portato in finale ben 2 dei 22 team che hanno partecipato a Smart&Hack Veneto».

«Quando si parla di lavoro, torna ricorrente il tema della ricerca dei talenti – dice Filippo Poletti, Top Voice di LinkedIn –. Smart&Hack Veneto ha permesso di superare l’asimmetria informativa, facendo conoscere i giovani alle aziende e dimostrando le loro hard skill e le soft skill: accanto al progetto, infatti, i ragazzi hanno dovuto fare una presentazione di 5 minuti, raccontando in modo efficace il progetto elaborato nell’arco delle 24 ore precedenti. Mai come oggi il fare deve accompagnarsi al far sapere, ossia alla capacità di comunicare in modo efficiente ed efficace, e sotto questo aspetto Smart&Hack è una grande palestra».

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