Scoprire il mondo termale: un'esperienza educativa per gli alunni di Abano e Montegrotto Terme

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Abano e Montegrotto Terme hanno visto chiudersi il 12 aprile un calendario di incontri educativi rivolti agli studenti delle scuole locali, un’iniziativa promossa dal Centro Studi Termali Pietro d’Abano, in collaborazione con il Comune di Abano Terme e gli insegnanti incaricati, nelle classi quarte delle cinque scuole primarie del territorio – Flavio Busonera, Edmondo De Amicis, Giovanni XXIII, Alessandro Manzoni, Giovanni Pascoli – e nelle classi terze della scuola secondaria di primo grado Vittorino Da Feltre.

Più di 330 alunni di 15 diverse classi hanno avuto l’opportunità di scoprire il ciclo dell’acqua termale, il termalismo tra passato e presente e molte peculiarità dei cianobatteri, grazie agli interventi in aula del direttore scientifico del Centro Studi, Fabrizio Caldara, e di Serena Simonetto che ha affiancato gli studenti nell’osservazione diretta al microscopio.

Dopo le lezioni in aula, le classi della scuola primaria hanno avuto l’opportunità di visitare alcuni hotel termali della zona (il Quisisana Hotel Terme & Beauty Farm, il Grand Hotel Terme & Spa di Montegrotto, il Terme Venezia, il Gazzella Bianca e l’ Atlantic Terme Natural Spa & Hotel) per osservare da vicino le vasche e i reparti cure per poi immergere le mani nel fango e vedere le bioglee verdi-azzurre del prodotto maturo.

Le classi della scuola secondaria di primo grado hanno invece completato la lezione in aula con un’attività laboratoriale per sperimentare direttamente il processo di maturazione del fango.

Lo scorso anno sono stati proposti dei questionari agli insegnanti che hanno partecipato al progetto e i risultati sono positivi: l’indagine ha rilevato un alto livello di soddisfazione con, solo per citare alcuni dati, il 95% dei docenti che hanno giudicato l’esperto “preparato e competente” e quasi l’80% che ritiene utile e da ripetere l’esperienza al microscopio.

«Scoprire l’infinitamente piccolo cercando attentamente sul vetrino – spiega Caldara – ha permesso agli alunni di tradurre le immagini didattiche in una realtà più vicina e tangibile. I ragazzi, nonostante la giovane età, hanno mostrato il loro sorprendente interesse con la tanta curiosità e le mille domande, oltre al desiderio di comunicare esperienze dirette con la risorsa termale vissute in famiglia. Una bella opportunità per incoraggiare il giusto orgoglio di vivere in un territorio così ricco di unicità e che sul termalismo ha costruito la propria storia».

 

 

 

 

 

 

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