Speedline, il piano di rilancio arriva al Ministero del Lavoro

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Era dicembre 2021 quando la multinazionale svizzera Ronal annunciava la chiusura di Speedline, azienda specializzata nella produzione di cerchi in lega per automobili di lusso a Santa Maria di Sala, nel veneziano. Notizia, questa, che mobilitò non solo gli allora 600 dipendenti ma anche i cittadini e la Regione. Arrivò poi l’accordo, a luglio 2023, che stabiliva il passaggio dell’azienda veneziana, dalla Ronal al fondo tedesco di investimenti industriali Callista, con sede a Monaco, specializzato nell’acquisizione e nello scorporo di attività da gruppi più grandi. La firma sull’accordo, avvenuta a settembre 2023, sottoscritta anche da tutte le organizzazioni sindacali, metteva un punto ad una delle più difficili vertenze aziendali (o almeno così parve) e salvava 356 posti di lavoro, per i quali era previsto il passaggio immediato. Inoltre, Callista si impegnava a non attuare alcuna iniziativa unilaterale per la riduzione del personale e a garantire la produzione dei marchi “Speedline Corse” e “Speedline” e per i brand Ferrari, Maserati, Lamborghini, Aston-Martin, McLaren, Jaguar con il vincolo di non concorrenza da parte di Ronal per 5 anni. La crisi, iniziata con l’annuncio della cessazione della produzione, era cominciata più di due anni fa.

Ma le criticità del passaggio da Ronal a Callista non si sono fatte attendere. I sindacalisti accusano la multinazionale svizzera di ostruzionismo, perché continua a non onorare l’impegno preso sulla “dote” da erogare al fondo tedesco Callista, sul magazzino, sui servizi e sul pagamento della seconda parte della dote.

La risposta di Ronal arriva al MIMIT, durante il Tavolo Ministeriale a Roma, programmato il 22 febbraio scorso. Al tavolo hanno preso parte la struttura per la crisi di impresa del MIMIT e la Regione del Veneto, presente con l’Unità di Crisi Aziendali e la Direzione Lavoro regionale. Hanno partecipato all’incontro le associazioni sindacali di categoria territoriali e nazionali Fiom Cgil e Fim Cisl e le RSU, il gruppo Ronal con gli advisor Alix Partners e Bonelli Erede, il fondo Callista e Speedline con gli adivisor Rödl & Partner e KPMG.

Il tavolo ha avuto ad oggetto la presentazione da parte dei consulenti di Speedline del piano “attestabile” definito per il rilancio dell’azienda. Tale piano è stato articolato in scenari dipendenti dalle condizioni che si configureranno in esito alla trattativa in corso tra il gruppo Ronal e il fondo Callista in merito alla revisione delle condizioni del contratto di cessione di Speedline. L’incontro ha anche registrato l’impegno di Ronal a liquidare nei prossimi giorni una quota della “dote” rimasta congelata, con conseguente beneficio per la finanza a breve di Speedline.

“Abbiamo registrato positivamente l’impegno finanziario assunto da Ronal che avrà un effetto positivo nel breve termine ma, con il MIMIT, abbiamo preteso chiarezza e, nel prossimo incontro del 18 marzo, dovranno inderogabilmente essere confermate dalle parti aziendali le condizioni alla base degli scenari del Piano di rilancio”, afferma l’assessore regionale Elena Donazzan.  “La presentazione odierna del Piano ha evidenziato due scenari potenzialmente sostenibili in esito alla negoziazione tra il gruppo Ronal e il fondo Callista. Con le Parti sindacali intervenute auspichiamo che venga realizzato quello di matrice più strategica, che guarda anche alla patrimonializzazione e agli immobili strumentali nell’ottica di definire non solo la sopravvivenza, ma il rilancio e la sostenibilità dell’impresa a medio e lungo periodo. In riferimento a questa prospettiva, abbiamo chiesto che nel prossimo incontro siano presentati anche gli investimenti che il subentrante Callista intende realizzare in Speedline”.

Il 18 marzo, invece, sarà rivisto l’accordo di compravendita. Se non sarà raggiunta una nuova intesa riprenderà la mobilitazione per il sostegno ai 350 lavoratori che ora, rischiano davvero il posto di lavoro.

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