Camera di Commercio di Padova, nasce Futura: il chatbot basato sull'AI per facilitare l'accesso ai servizi

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Si chiama Futura e debutterà sul sito della Camera di Commercio di Padova martedì 19 dicembre: è il nuovo chatbot sviluppato – sfruttando le potenzialità di AI e machine learning – per rispondere in tempo reale alle domande degli utenti e facilitare l’accesso ai servizi forniti dall’ente di Piazza Insurrezione. Dalla firma digitale al registro delle imprese, dal diritto annuale alle mediazioni immobiliari fino alle certificazioni e visure, questi solo cinque tra i quindici macroambiti oggetto della sperimentazione, nata da un progetto pilota di Infocamere che coinvolge dieci Camere di Commercio a livello italiano, e vede la Camera di Commercio di Padova come unico ente in Veneto che ha aderito.

Lo step successivo sarà rappresentato dall’introduzione, entro la primavera del 2024, da un servizio voicebot, che consentirà agli utenti di interagire con l’assistente virtuale Futura anche attraverso messaggi vocali oltre che via chat.

«Si tratta di uno strumento – spiega Antonio Santocono, Presidente della Camera di Commercio – che nasce con un duplice obiettivo: oltre a rendere più smart l’accesso alle informazioni, contribuirà a snellire il lavoro dei nostri uffici, liberando risorse per attività di sviluppo. L’analisi puntuale del report con le informazioni raccolte dalle domande degli utenti ci aiuterà inoltre a migliorare i nostri servizi. L’iniziativa si inserisce nel più ampio percorso dei “Progetti di trasformazione digitale del sistema camerale” avviato nel 2021 con l’introduzione di nuovi strumenti volti a semplificare l’accesso ai servizi quali il Cassetto digitale dell’imprenditore e il rilascio da remoto dell’identità digitale».

Lo sviluppo del nuovo software, realizzato da Infocamere e integrabile con le banche dati camerali, ha coinvolto anche l’ufficio comunicazione della Camera di Commercio, impegnato nell’implementazione del “set training” ovvero della base di conoscenza dati e dei flussi conversazionali cui l’algoritmo del chatbot attingerà per fornire le risposte: informazioni raccolte in parte dall’esperienza già sviluppata da altri due enti camerali, in parte fornite a partire dalla realtà specifica dell’ente di piazza Insurrezione.

Una volta entrato in funzione l’assistente virtuale si “allenerà” grazie alle domande che arriveranno dagli utenti, con un meccanismo di autoapprendimento che consentirà il progressivo perfezionamento dello strumento

 

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