Vita notturna, a Venezia nuove zone con il limite d'orario

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Nuove regole per esercenti e cittadini: a Venezia i limiti d’orario a favore della quiete notturna si estendono in altre zone della città.

Il sindaco del capoluogo, Luigi Brugnaro ha prorogato le limitazioni agli orari dei pubblici esercizi e di altre attività del settore alimentare, nonché alcune misure organizzative per gli esercenti, per poter tutelare la quiete e la vivibilità in alcune zone della Città antica e della terraferma.

I pubblici esercizi possono lavorare tra le 6 del mattino e le 2 di notte, cessando la vendita di bevande entro l’1.30. Gli stessi, dopo le 23, dovranno dedicare del personale a supervisionare la clientela per garantire tranquillità e cessare, sia all’interno che all’esterno del locale, qualsiasi tipo di musica che possa disturbare. Le attività artigianali di prodotti di gastronomia, escluse le gelaterie, dovranno chiudere alle 23. Infine, le attività che vendono alimenti e bevande tramite distributori automatici dovranno chiudere alle 20. Queste regole ora si estendono anche alle zone  di via Garibaldi, nel sestiere di Castello, della “Toletta”, nel sestiere Dorsoduro, alla zona dei “Bari” nel sestiere di santa Croce e la zona di piazzale Roma sempre nel sestiere di santa Croce.

L’ordinanza ha efficacia fino al termine della stagione estiva, fissata per sabato 30 settembre 2023.

Un provvedimento che, secondo l’amministrazione, ha l’obiettivo di conciliare il diritto dei residenti alla quiete e al riposo nelle ore notturne con le necessità delle attività economiche, che spesso si trovano ad avere a che fare con una clientela rumorosa.

“In questo modo intendiamo garantire la tranquillità di chi vive nelle zone interessate dai provvedimenti e nello stesso tempo intervenire per superare situazioni di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana” evidenzia l’assessore alla Sicurezza Elisabetta Pesce, “la sperimentazione ha dato risultati positivi ma si tratta di un tema delicato sul quale stiamo cercando un equilibrio. A fine settembre, poi, ne verificheremo l’andamento”.

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