Reddito di cittadinanza, in Veneto sostegno interrotto per 1702 persone

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Sono 1.702 le persone a cui è stato sospeso il reddito di cittadinanza in Veneto. Di queste, 785 sono già inserite nel Programma Garanzia Occupabilità Lavoratori regionale (GOL) e stanno partecipando attivamente a un percorso di politica attiva del lavoro.

Dal 1º agosto sono cominciate le sospensioni del Reddito di cittadinanza in regione, ossia ai nuclei considerati “occupabili”, per tutti gli altri scadrà a fine 2023 mentre dal 2024 entreranno in vigore le nuove regole contro la povertà. Il diritto al reddito di cittadinanza, inoltre, decade se si rifiuta la prima offerta congrua di lavoro e non sono ammessi i ragazzi che abbandonano la scuola.

In Veneto sono 1.702 i primi a vedersi sospeso l’importo, su un totale di 43.625 percettori del reddito di cittadinanza. Questi sono dati comunicati dall’Agenzia Nazionale Politiche Attive Lavoro (ANPAL). La regione si è attivata coordinando i Centri per l’Impiego per contattare gli interessati, con l’obiettivo di aggiornare i patti di servizio personalizzati e di definire un percorso di politica attiva per chi non è ancora inserito nel Programma. Il cittadino, accedendo direttamente tramite Spid dovrà inserire la propria richiesta che verrà trasmessa al Sistema informativo inclusione sociale e lavorativa gestito dall’Inps. Una volta confermata l’attivazione e la partecipazione effettiva ai percorsi previsti.

«Il Veneto ha dato disponibilità sin da subito al ministro Calderone di sperimentare il nuovo sistema di presa in carico degli ex-percettori di reddito di cittadinanza», ha spiegato l’assessora regionale al lavoro Elena Donazzan difendendo la scelta del Governo di sospendere la misura. «Siamo una regione attenta al recupero di persone fragili nel mercato del lavoro e nemmeno con il reddito di cittadinanza abbiamo mai preso in carico le persone con l’idea che ricevessero una paghetta senza fare nulla. L’obiettivo principale delle nuove politiche di sostegno al reddito è fornire alle persone gli strumenti necessari per raggiungere l’autonomia economica attraverso percorsi di formazione e opportunità lavorative. Assicuriamo che ogni persona che ne ha diritto avrà la possibilità di attivarsi e di ricevere il Supporto per la Formazione e il Lavoro».

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