Open Innovation, al via il master a Padova: nuovo indirizzo su PA e Smart Cities

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Portare innovazione nelle aziende e nella pubblica amministrazione creando reti di collaborazione con realtà esterne, come centri di ricerca e startup. È il segreto dell’“Open Innovation”, metodologia sempre più diffusa nelle organizzazioni pubbliche e private che vogliono stare al passo innovando prodotti e processi. Una competenza che ha bisogno di professionisti, per formare i quali l’Università degli Studi di Padova ha attivato il MOIM – Master di primo livello in Open Innovation Management.

Il Master è promosso dal Dipartimento di Ingegneria Industriale a cui, dalla terza edizione, si affiancherà il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno”. Quest’ultima, in partenza a novembre 2023, introduce una novità di rilievo: gli indirizzi raddoppiano e, oltre a quello già collaudato di “Innovazione in ambito Industriale”, ne nasce uno nuovo in “Innovazione in ambito Pubblica Amministrazione e Smart Cities”. Il programma didattico prevede una prima parte di lezioni trasversali, comuni ai due indirizzi, e una seconda con lezioni specialistiche dedicate. Le preiscrizioni, aperte nei giorni scorsi, si chiuderanno il 6 ottobre alle 12.30. Dopo una selezione dei partecipanti, le lezioni inizieranno il 24 novembre 2023 e proseguiranno fino a settembre del 2024, con appuntamenti concentrati in 18 fine settimana, in modo da favorire la partecipazione anche di chi ha impegni di lavoro.

 

«L’Open Innovation è una metodologia che consente di coinvolgere sia attori interni che esterni a un’organizzazione, per ampliare le opportunità di generare innovazione nei processi, prodotti e modelli di business – dichiara il professore Fabrizio Dughiero, direttore del Master in Open Innovation Management –. Lo abbiamo definito il “Master del fare” perché mira a fornire una cassetta degli attrezzi fatta di strumenti teorici e pratici destinata a studenti, neolaureati, liberi professionisti, manager del settore privato e della pubblica amministrazione, specialisti nella ricerca e sviluppo che desiderano realizzare concretamente dei progetti di innovazione».

 

«L’attuazione di forme di innovazione sociale e la creazione di città intelligenti sono temi sempre più centrali viste le sfide che le organizzazioni pubbliche devono affrontare, a partire dalla transizione digitale e da quella ecologica – commenta la professoressa Silvia Rita Sedita, vicedirettrice del Master MOIM –. Per questo abbiamo dato vita a un nuovo indirizzo che esalta la multidisciplinarietà che da sempre caratterizza il nostro Master, con l’obiettivo di portare sempre più valore al territorio».

 

La formula didattica innovativa del MOIM prevede l’alternanza di lezioni seminarialitestimonianze di professionisti e imprenditori e attività pratico-sperimentali fino a realizzare, in un project work di gruppo, una vera innovazione che può tradursi in una startup, in un re-startup d’impresa, in una nuova business unit o in un nuovo prodotto o processo sia in ambito privato che pubblico. Il programma attinge ad elementi di innovazione tecnologica, innovazione strategica, ma anche ricerche nei settori culturali delle arti. Ad esempio nel programma è inserita una lezione dedicata all’improvvisazione jazz, come metafora della capacità creativa richiesta a un manager, tenuta da un gruppo di musicisti e docenti universitari. Technology TransferKnowledge Transfer e Design Thinking sono le tre metodologie chiave che vengono prima apprese e poi applicate dai partecipanti per lo sviluppo del project work.

Il programma in sintesi

La parte di lezioni trasversali prevede due moduli introduttivi sul concetto di “Open Innovation” seguite da lezioni sulla cultura dell’innovazione, modelli di business e business plan, strumenti e metodologie tra cui il Design Thinking, Digital Transformation, realtà virtuale, aumentata e tecnologie immersive, comunicazione dell’innovazione, intelligenza artificiale, normative sulla privacy dei dati e Big Data.

Questi i principali temi dell’indirizzo “Innovazione in ambito Industriale”: modelli di business nell’Open Innovation, economia circolare, proprietà intellettuale, progettazione europea avanzata, marketing digitale, valorizzazione dei dati nei modelli di business, cybersicurezza e Jazz & Management.

Il programma dell’indirizzo “Innovazione in ambito Pubblica Amministrazione e Smart Cities” prevede lezioni su molteplici temi tra cui gli ecosistemi e le relazioni nello sviluppo dei territori con particolare riferimento al modello delle Smart Cities, modelli di sviluppo sostenibili per le città a rifiuti zero, strategie ICT e Agenda Digitale, innovazione urbana e inclusione sociale, transizione energetica per i sistemi urbani, partenariati pubblico-privati, Big Data in ambito PA.

Maggiori informazioni sul sito del Master MOIM a questo link: https://uel.unipd.it/master-e-corsi/moim-open-innovation-management.

Per quesiti sulle iscrizioni è possibile scrivere alla segreteria organizzativa (formazione@unismart.it). Per le agevolazioni riservate alle aziende e per domande sui contenuti didattici contattare la coordinatrice della didattica professoressa Maddalena Mometti (maddalena.mometti@unipd.it).

Il Master in Open Innovation Management dell’Università di Padova fornisce le competenze per implementare processi di Open Innovation, dedicati a imprese, enti pubblici o privati, partendo dall’idea fino alla realizzazione di un progetto imprenditoriale di startup o (re)startup d’impresa e alla definizione del network di riferimento. Particolare attenzione viene posta ai temi della trasformazione digitale e della sostenibilità ambientale e sociale.

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