Bilancio regionale, la soddisfazione di Zaia: «Conti in ordine e nessun prelievo fiscale aggiuntivo»

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“Il rendiconto della Regione è il documento che certifica tutte le entrate e le spese sostenute dall’Amministrazione. Ancora una volta arriviamo a questo banco di prova dopo una meticolosa attenzione nella gestione, con i conti in ordine, un risultato economico di 100 milioni di euro, una situazione patrimoniale di 10.641 milioni e un patrimonio netto che vale 2.628 milioni di euro. Numeri che fotografano il quadro generale in un contesto nazionale in cui il Veneto rimane l’unica regione a statuto ordinario dove non c’è pressione fiscale aggiuntiva: abbiamo scelto di lasciare nelle tasche dei veneti più di un miliardo di euro di prelievo fiscale addizionale, che equivalgono a 250 euro a cittadino. Lo stiamo facendo dal 2010”.

Così il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta a margine la seduta della Corte dei conti, tenutasi questa mattina a Palazzo dei Camerlenghi di Venezia, per il giudizio di parificazione sul rendiconto generale regionale dell’esercizio finanziario 2022. Il Collegio è stato presieduto da Maria Elisabetta Locci, la quale ha introdotto l’udienza e gli interventi dei consiglieri Elena Brandolini e Amedeo Bianchi. La requisitoria finale del Procuratore regionale, Ugo Montella, ha evidenziato come la Regione abbia sempre collaborato con il “censore più severo” nel rispetto reciproco dei ruoli, per garantire il buon andamento dell’azione amministrativa.

“Sono particolarmente soddisfatto – ha detto Zaia – perché la parifica riconosce la leale collaborazione tra istituzioni e il ruolo di “Catone il Censore della Corte dei conti”, indispensabile per condividere la gestione finanziaria della Regione. Gestione che abbiamo voluto assumesse le forme di un palazzo di cristallo, nel segno della massima trasparenza e della condivisione dei principali asset di bilancio, in tempo reale, con la magistratura contabile. E il giudizio di parifica è fondamentale per certificare la solidità patrimoniale e le scelte gestionali della nostra Regione”.

Il Presidente della Regione del Veneto ha ricordato, inoltre, i principali elementi del rendiconto 2022, tra cui il fondo cassa, che al 31 dicembre ammontava a 1.288.746.214,05 euro: un dato che, similmente a quanto avviene in una buona azienda privata, è indice di stabilità finanziaria e che acquisisce particolare rilevanza se abbinato ai tempi di pagamento. Le fatture, infatti sono state pagate in media 13,20 giorni prima rispetto alla scadenza delle stesse, ovvero i 30 giorni imposti dalla legge.

“Lo stato di salute finanziaria di un ente territoriale si misura anche con il risultato di competenza, che è stato ampiamente rispettato dal Veneto – ha sottolineato il Governatore -. Le partecipate, la sanità e le Olimpiadi sono le voci sulle quali poniamo particolare attenzione. Confermiamo il massimo impegno su questi fronti. La partita delle Olimpiadi è particolarmente importante e dovrà lasciare un’eredità composta da infrastrutture, un aumento del Pil regionale, oltre a una visibilità mediatica straordinaria che sarà un volano per la nostra destinazione”.

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