Pedemontana Veneta, Salvini a Venezia per la firma con Zaia

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Tutto confermato. Giovedì 30 agosto Matteo Salvini sarà a Venezia per firmare il protocollo per la legalità tra la Regione e le prefetture di Treviso e Vicenza, che servirà a prevenire i tentativi di infiltrazioni criminali nel cantiere della Pedemontana Veneta. La conferma dell’incontro col ministro degli Interni a Palazzo Balbi, che di fatto rilancia il cantiere della superstrada a pagamento che collegherà Montecchio Maggiore a Spresiano, è arrivata ieri dal governatore Luca Zaia: «Con questa firma – dice Zaia – si riconferma che questa opera va fatta sul serio, e che è bene che sia sempre acceso un faro sulla Pedemontana. Si tratta, lo ricordo, di un’opera decisa nel 1990, con il progetto del 2002, la gara del 2006 e l’aggiudicazione nel 2009 in seguito a una sentenza del tribunale».

Zaia: «Sotto il tappeto non c’è polvere»

Riguardo ai dubbi sulla sostenibilità dell’opera, Zaia è categorico: «Da quando abbiamo preso in mano la Pedemontana, cioè dal primo gennaio 2017, quando è diventata regionale, abbiamo coinvolto Corte dei Conti, Avvocatura dello Stato e Anac, nominando come commissario il vice avvocato generale dello Stato, Corsini: quelli che dicono che c’è polvere sotto il tappeto mi dicano dov’è». Insomma, sembra proprio che la revisione delle grandi opere annunciata da Danilo Toninelli non riguardi la Pedemontana: «Con il ministro dei Trasporti ho avuto un bell’incontro e abbiamo parlato di tante partite – conclude Zaia – Penso che la Pedemontana non sia al centro delle questioni, ma bisogna spiegare ai cittadini che il dibattito politico si deve tradurre in opere».

Alessandro Macciò

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