Aeroporto Venezia, il piano di Save: passeggeri raddoppiati nel 2037, 2 miliardi per l'ampliamento

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Aeroporto Venezia, Save presenta il masterplan. Due miliardi di euro di investimenti e per ampliare il terminal passeggeri, allungare la pista secondaria per parificarla alla principale e mettere in atto una serie di misure di mitigazione ecologica. Quello che rappresenta il terzo scalo nazionale per numero di passeggeri, secondo le stime, raddoppierà il loro numero toccando quota 20,8 milioni nel 2037. Nel 2022 i passeggeri che hanno transitato per lo scalo sono stati 9,3 milioni, erano stati 11,6 milioni nel 2019, l’anno prima del Covid.

Sede più istituzionale che mai per la presentazione del masterplan. Il presidente del gruppo Save Enrico Marchi – che è anche alla guida di una cordata di imprenditori che sta trattando per acquistare i quotidiani del nordest del gruppo Gedi –, l’ha illustrato a Palazzo Balbi, sede ufficiale della giunta regionale, dove il presidente Luca Zaia ha fatto gli onori di casa. Presenti anche l’amministratore delegato del Gruppo Save, Monica Scarpa, e Pierluigi Di Palma, presidente di Enac.

Per Marchi si arriverà ad avere «un aereo ogni minuto». Secondo le proiezioni di Save, lo scalo con gli attuali ritmi di crescita raggiungerà il livello di saturazione di 12,5 milioni di passeggeri già nel 2026. Il piano prevede quindi una serie di investimenti per adeguare l’infrastruttura alla domanda crescente: investimenti pari a 2 miliardi di euro, di cui 380 milioni destinati ad interventi di sostenibilità ambientale. L’85% dell’impegno economico totale è di competenza di Save, mentre il restante 15% potrebbe essere a carico di imprese terze private.

Aeroporto Marco Polo, il masterplan 2037

Secondo il masterplan 2037 l’aeroporto manterrà l’attuale schema con singola pista di volo. Nessuna seconda pista, quindi. Tuttavia è previsto un intervento di estensione della pista secondaria, che sarebbe usata come via di rullaggio (taxyway) e solo in caso di chiusura della pista principale come pista di volo.

L’intervento più rilevante in quest’ambito, si legge in una nota di Save, consiste nell’estensione della via di rullaggio esistente affinché abbia lunghezza pari alla pista secondaria, con gli obiettivi di aumentare la capacità del sistema, migliorare l’operatività, collegare la nuova area destinata ai vettori courier prevista a nord-est del sedime aeroportuale.

Il terminal passeggeri prevede due nuovi interventi di ampliamento laterale, sia a nord (area Schengen) che a sud (area extra-Schengen) per un totale di circa 100mila metri quadri, che si aggiungeranno agli attuali 90mila.

Digitalizzazione e sostenibilità

Tra le opere di digitalizzazione dell’aeroporto è prevista la digital control tower, piattaforma digitale di condivisione delle informazioni tra gli operatori dello scalo.

Sul fronte dell’ambiente, l’obiettivo del masterplan è di azzerare entro il 2030 le emissioni nette di CO2 prodotte dall’attività dell’aeroporto e dismettere ogni utilizzo di combustibili di origine fossile. L’energia arriverà da nuovi impianti fotovoltaici sulla copertura degli edifici, da un impianto agrivoltaico nelle aree a nord del sedime aeroportuale, dallo sfruttamento dell’energia geotermica e dall’autoproduzione di idrogeno verde mediante elettrolisi a sua volta alimentata da impianti fotovoltaici.

La stazione ferroviaria e il vertiporto

A cambiare il volto dell’aeroporto sarà poi la nuova stazione ferroviaria che collegherà lo scalo alla rete Rfi: i lavori sono già stati appaltati, l’intervento è a carico di Rete ferroviaria italiana e dovranno terminare per l’inizio del 2026, visto che una parte dei fondi arrivano dal Pnrr. In tempo, inoltre, per le olimpiadi di Milano-Cortina.

A proposito di intermodalità, è prevista la costruzione di un vertiporto per i droni a propulsione elettrica per trasportare merci e persona, costituito di due aree, una per i collegamenti verso nord, l’altra per quelli verso sud, per le isole della laguna e Chioggia.

Il dibattito pubblico di 45 giorni

L’iter di approvazione degli interventi prevede l’apertura di un “Dibattito Pubblico”, strumento introdotto in Italia nel 2016 con il nuovo Codice dei contratti pubblici. Il Dibattito Pubblico si avvia, in seguito all’indizione da parte della Commissione Nazionale Dibattito Pubblico (CNDP), con la presentazione del Dossier di progetto e termina entro i termini di legge (45 giorni), al termine dei quali sarà presentata la Relazione conclusiva da parte del coordinatore del dibattito pubblico (15 giorni).

Il processo è progettato e condotto dal coordinatore del dibattito pubblico Andrea Pillon, alla guida del gruppo di lavoro formato da Avventura Urbana srl, società selezionata da Save attraverso una gara di evidenza pubblica e supportata da una ulteriore struttura tecnica operativa. Un percorso che si aprirà il 5 maggio con il
primo incontro pubblico al Museo del Novecento di Mestre, e termina il 14 giugno, con la presentazione della
Relazione conclusiva da parte del coordinatore. In questo periodo sono previsti quattro incontri pubblici, quattro incontri specialistici con i portatori d’interesse e un sopralluogo partecipato.

La documentazione sarà pubblicata sul sito della commissione nazionale dibattito pubblico.

I commenti

Per Enrico Marchi «l’esigenza e la voglia di viaggi si sono riaffermate con un’energia che sta progressivamente riportando i livelli a quelli del 2019, in anticipo rispetto alle previsioni. In qualità di gestori di infrastrutture di riferimento per il territorio, il nostro compito è di guardare al futuro attraverso un’attenta programmazione che coniughi l’incremento del traffico con gli obiettivi di sostenibilità e di net zero emission entro il 2030».

Secondo Luca Zaia «questo masterplan, strumento di programmazione e sviluppo di un’infrastruttura fondamentale come l’aeroporto, non può che essere davvero un altro, fondamentale, asset di questo territorio. L’interconnessione fra Venezia, il Veneto ed il mondo deve poter crescere, per gestire – grazie a Save – l’importante incremento dei flussi turistici che hanno quasi del tutto raggiunto i livelli del pre-pandemia. Lo faremo, istituzioni e mondo dell’impresa, lavorando fianco a fianco secondo criteri di sostenibilità e rispetto ambientale, con lo sguardo rivolto al futuro».

Per Monica Scarpa, ad Gruppo Save, il masterplan «pone al centro dello sviluppo dell’aeroporto di Venezia le strategie ESG, puntando ai massimi livelli di sostenibilità e innovazione, integrando soluzioni ambientali e di riduzione delle emissioni di anidride carbonica con contenuti sociali e occupazionali».

Infine Pierluigi Di Palma, presidente di Enac, confida che «il nuovo codice degli appalti possa garantire una importante accelerazione della fase realizzativa delle nuove infrastrutture, che permetterà di offrire servizi di qualità ad oltre 20 milioni di passeggeri, con ricadute economiche ed occupazionali di grande interesse».

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