Aumentano i prezzi delle assicurazioni auto in Veneto. Colpa degli incidenti e dell’inflazione

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Tra rincari dei pedaggi autostradali e le polemiche sui prezzi del carburante non c’è pace per gli automobilisti italiani, a cui l’Osservatorio di Facile.it è pronto a dare un’altra cattiva notizia. A causa di un incidente con colpa dichiarato nel 2022, quasi 71 mila veneti con il nuovo anno ricadranno in una peggiore classe di merito e, pertanto, dovranno fare i conti con un premio RC auto più caro.

E non va tanto meglio nemmeno ai patentati virtuosi dato che nell’ultimo anno i costi delle polizze auto sono tornati a crescere. Sempre secondo i dati di Facile.it, nel mese di dicembre 2022 per assicurare una vettura a quattro ruote in Veneto sono serviti 377,40 euro di media. Si tratta dell’8,9% in più rispetto allo stesso periodo del 2021.

Media migliori tariffe RC auto fra dicembre 2022 e 2021 (Fonte: Facile.it)

Colpa dei sinistri, ma anche della spesso chiamata in causa inflazione. Come spiega Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance di Facile.it: «Ad incidere sulla tendenza al rialzo sono diversi fattori; da un lato l’aumento degli incidenti stradali, dall’altro l’inflazione che sta avendo ricadute anche sul costo dei sinistri.»

Se si vanno ad osservare i dati ad un livello territoriale più profondo, il 2,52% degli automobilisti veneti ha dichiarato un incidente con colpa, in linea con i numeri nazionali (2,51%). Provincia per provincia invece, è Belluno l’area che in Veneto ha registrato la percentuale più alta di sinistri con colpa denunciati all’assicurazione (3,62%). Seguono Vicenza (2,81%), Treviso (2,73%), Venezia (2,66%) e Verona (2,59%). In coda Padova (1,99%) e Rovigo (1,92%).

Percentuale assicurati che cambieranno classe di merito, causa sinistro con colpa (Fonte: Facile.it)

Secondo un’altra indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Norstat, la pressione degli aumenti ha spinto molti automobilisti a mancare il pagamento del rinnovo assicurativo. Nei primi nove mesi del 2022 in Italia più di 700 mila conducenti hanno dichiarato di aver preso questa decisione.

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