Turismo balneare, il Veneto si aggiudica il derby delle spiagge

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Il Veneto si aggiudica il derby delle spiagge dell’Alto Adriatico. A dirlo è l’esito della ricerca «Turismo balneare: opportunità digitale per un’offerta integrata», curata dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo e presentata a Jesolo nel corso del workshop «Digital Transformation Travel & Turismo» per gli albergatori del territorio. Al Nordest, nel complesso, il grado di internazionalizzazione del turismo è del 64,8%, nettamente superiore alla media nazionale del 50,1%. Il dato che balza all’occhio è il trend nelle località dell’Alto Adriatico tra il 2008 e il 2017: sul versante veneto infatti si registra un forte recupero di presenze (+28,5%) a differenza di quanto successo sul versante del Friuli Venezia Giulia (-3,5% delle presenze), che tuttavia è tornato a crescere dal 2013.

Boom di stranieri nei campeggi di Jesolo-Eraclea

Per il resto, le spiagge di Veneto e Friuli Venezia Giulia totalizzano il 22,8% delle presenze marine italiane: complessivamente 30,7 milioni di presenze, di cui 25,5 milioni in Veneto. Il litorale delle due regioni si distingue per la qualità dell’offerta alberghiera (67.257 posti letto in strutture con almeno 3 stelle) e per l’offerta ricettiva in strutture open air e di alloggi in affitto (267.931 posti letto, pari al 76,6% del totale).

Tra il 2016 e il 2017 nei campeggi del litorale veneto c’è stato un balzo nelle presenze (+7,7% rispetto al +6,9% del totale ricettivo) ancora più rilevante se si considerano le sole presenze di turisti stranieri (+12,4% a Jesolo-Eraclea). «La sfida del turismo si gioca sulla capacità di creare valore su una ampia filiera – spiega Renzo Simonato, direttore regionale Nordest di Intesa Sanpaolo – Siamo a disposizione per trovare soluzioni che consentano di estendere al turismo le opportunità offerte dal Piano Impresa 4.0».

Alessandro Macciò

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