Treviso, 3DZ supera quota 20 milioni di euro di fatturato: + 30%

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La trevigiana 3dz chiude il bilancio 2021 con 20,7 milioni di ricavi netti, una crescita del 30% rispetto al 2020. Ricavi che salgono a 24 milioni contando anche le sedi all’estero, spinti dal potenziamento della rete di vendita. L’investimento si è rivelato particolarmente efficace sul mercato francese, spagnolo e di Dubai.

Nel 2021 l’azienda ha realizzato un nuovo laboratorio digitale e showroom nella sede centrale di Castelfranco Veneto. L’impresa conta 13 sedi in tutto il mondo, oltre a quella centrale sono presenti anche a Alessandria, Brescia, Arezzo, Roma.

Le assunzioni durante lo scorso anno sono state complessivamente 39, con 20 dipendenti italiani inseriti tramite l’academy o percorsi formativi specializzati.

«3DZ sta crescendo bene e organicamente a livello di offerta prodotti ‘desktop’, ma la più grande crescita si riscontra nel ‘production’ con soluzioni sempre più eco-sostenibili.» commenta il CEO Andrea Simeoni. «Nel 2021 importanti aziende nei settore automotive e sport luxury, gioielleria e fashion, hanno scelto di digitalizzare la produzione con la stampa 3D con investimenti importanti. Questo ha contribuito a far acquisire valore e quote di mercato al nostro gruppo sia in Italia che all’estero.»

I risultati del 2021

L’azienda ha ritirato il premio come top partner di 3DSystems Corporation WorldWide e come n.2 di MarkForged Partner in EMEA. Uno degli interventi più importanti è quello alla NovationTech di Montebelluna (settore automotive), dove ha creato un centro di stampa 3D di ultima generazione. Un’altra importante installazione di stampante 3D è stata effettuata alla DAB Pumps di Padova, leader nelle tecnologie per la movimentazione e la gestione dell’acqua e nei sistemi di pompaggio. Per l’estero vanno sottolineati i lavori svolti dalla sede di Dubai (1 milione di fatturato nel 2021) e l’installazione alla OroMeccanica in Marocco.

L’impresa conta oltre 2.000 clienti italiani 3DZ vi sono anche il Politecnico di Milano, l’Università di Brescia e quella di Padova che, assieme a Pisa e Roma, compongono un grosso pool di atenei italiani ad alto livello tecnologico.

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