Del Vecchio, il cordoglio per un «grande uomo»

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Lutto nell’imprenditoria: morto Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica. L’imprenditore si è spento nella mattinata  i lunedì 27 giugno al San Raffaele di Milano. Molteplici personalità di rilievo hanno espresso il proprio cordoglio alla famiglia ed alle comunità.

«Un uomo che dal nulla si è attestato nella classifica degli imprenditori di maggior successo in tutto il mondo. Desidero ricordarlo come uno degli artefici della riscossa della nostra terra – afferma Presidente del Veneto, Luca Zaia -. Sono numerosissime le persone delle nostre valli dolomitiche che grazie a lui hanno trovato un lavoro segnando la via del benessere per intere famiglie. Se il Veneto è oggi quella grande realtà produttiva ed economica che intendiamo mantenere e accrescere è grazie a figure come Del Vecchio che hanno creduto nel nostro lavoro e nella nostra gente».

Sullo stesso piano anche la dichiarazione di Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro. «La vita e il percorso imprenditoriale di Leonardo Del Vecchio sono esemplari di una stagione grazie alla capacità di una classe di imprenditori che hanno colto opportunità e innovazioni. Hanno creato così cultura d’impresa, del lavoro, fatto interagire competenze artigiane e produzione in grande scala, coinvolgendo le comunità locali. Del Vecchio ha saputo raggiungere con le sue aziende una dimensione globale, espressione di un Made in Italy vincente, che al tempo stesso è stata artefice di sviluppo del territorio, in termini economici, sociali (pensiamo agli avanzati programmi di welfare) e culturali».

«Leonardo Del Vecchio è stato degno erede e continuatore della più prestigiosa tradizione industriale veneta. Ha rappresentato l’eccellenza italiana nel mondo non solo per l’eccezionale capacità produttiva, ma anche e soprattutto per uno spirito innovativo che non è venuto mai meno e che lo ha sempre portato ad alzare l’asticella della qualità», le parole della presidente di Confindustria Vicenza Laura Dalla Vecchia.

Esprime il suo cordoglio anche Massimiliano Paglini, segretario generale della Cisl Belluno Treviso. «Prima che un grande imprenditore, un grande uomo. La sua è una storia fatta di laboriosità, creatività, intuizioni, attaccamento al territorio e di grande attenzione ai lavoratori e alle lavoratrici. Crediamo che si debbano tenere ben saldi i riferimenti alle sue origini e alla grande attenzione che egli ha sempre dedicato a tutti i suoi dipendenti e, in particolare, al territorio bellunese».

 

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