Scontro in EssilorLuxottica, Del Vecchio chiede l'arbitrato

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In casa EssilorLuxottica lo scontro tra Leonardo Del Vecchio e Hubert Sagnières si fa più acceso che mai. Dopo le accuse e controaccuse delle scorse settimane, il primo azionista italiano decide di passare ai fatti. Così Delfin, la holding di Del Vecchio, ieri ha depositato una domanda di arbitrato alla Camera di Commercio internazionale.

L’obiettivo è “far accertare le violazioni dell’accordo di combinazione del 2017” – che secondo Delfin sarebbero state commesse da Hubert Sagnieres, vicedirettore esecutivo, e da EssilorLuxottica dietro suo impulso – per ottenere un’ingiunzione a rispettare tale accordo fino alla sua scadenza.

«Delfin non chiede altro che il rispetto rigoroso degli accordi – si legge in una nota ufficiale -, e in particolar modo delle regole di governance congiunta e paritaria che da parte sua intende continuare a osservare. La società non può che smentire nuovamente tutti i tentativi di ‘presa di controllo’ di EssiLux, sia essa ‘rampante’ o de facto. Le accuse e altre speculazioni circolate su tale tentativo di presa di controllo sono destituite di ogni fondamento e non possono che indurre in errore il mercato e il pubblico».

Sagnieres, che si aspettava una mossa simile, ha giocato d’anticipo inviando un lettera aperta al quotidiano Le Figaro: “Sebbene Delfin i suoi rappresentanti neghino – si legge nello scritto pubblicato in Francia -, è chiaro che Del Vecchio voglia assumere il controllo di EssilorLuxottica senza pagare un premio agli azionisti”.

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