Innovazione digitale per le aziende, dati e soluzioni nel white paper di Digital4Change®

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In crescita, ma ancora non basta. A dirlo sono i dati del rapporto DESI (Digital Economy and Society Index), ovvero l’indice annuale che tasta il polso al livello di digitalizzazione dei Paesi europei. L’Italia si piazza al ventesimo posto: ne guadagna 5, rispetto l’anno precedente, ma rimane in quella che – mutuando la terminologia sportiva – è la parte destra della classifica, in compagnia delle nazioni del sud e sud-est europeo.

C’è però un dato che fa sperare il mondo imprenditoriale: il tasso di digitalizzazione delle aziende è infatti superiore a quello della pubblica amministrazione. Un segnale di interesse e di consapevolezza. I dati sono il punto di partenza del white paper di Digital4Change®, azienda che aiuta le PMI a ottimizzare, attraverso la tecnologia, i processi produttivi. «Innovazione nelle Pmi. Dati, punti di vista, business model, soluzioni digitali per le imprese di oggi e di domani» è il titolo dell’opera che mette insieme competenze e punti di vista diversi per un’unica analisi. Dal mondo accademico a quello delle professioni (con ingegneri, commercialisti): angolature differenti che diventano tessere di un mosaico d’insieme.

Il white paper, strumento utile per le aziende di ogni dimensione, si può scaricare qui: white paper.

L’intensità digitale nelle aziende italiane

Ancora dati, bussola ideale per impostare l’analisi: l’intensità digitale di base, secondo l’Istat, è raggiunta dal 60,3% delle piccole e medie imprese italiane. Un dato che è sì superiore di quattro punti percentuali alla media europea, ma dall’altro lato ci dimostra come ancora 4 Pmi su 10 siano in ritardo nell’opera di digitalizzazione base per essere efficaci sul mercato. Come ricorda il white paper, «rimangono scoperte migliaia di aziende che non hanno ancora compreso la necessità di dotarsi di soluzioni digitali come un CRM per creare valore per il cliente e per non rimanere indietro rispetto alle concorrenti più evolute digitalmente». Ecco quindi l’esigenza forte di continuare a far crescere la cultura dell’innovazione nel mondo produttivo italiano. I primi passi sono stati fatti, ma il cammino è ancora lungo. Anche perché i mercati si evolvono con grande velocità e – spesso – complessità: è quindi fondamentale saper anticipare il cambiamento, piuttosto che rincorrerlo.

L’ecosistema della digitalizzazione

E se di cultura di innovazione si parla, il white paper di Digital4Change® ha il pregio di mettere insieme esperti del tema, riunendoli sotto un unico fattor comune. «Uno sguardo nel presente per costruire il futuro» lo dà Carlo Bagnoli, ordinario di Innovazione Strategica all’Università Ca’Foscari. Con lui dialoga virtualmente Fabrizio Dughiero, prorettore ai Rapporti con le imprese dell’Università di Padova e primo presidente di Smact, il competence center del Nordest, luogo d’elezione per i rapporti fra accademia e impresa, visto che è formato dai nove atenei nordestini e da più di sessanta aziende. Di innovazione «sociale e culturale» parla Roberto Siagri, co-fondatore di Eurotech con una grande esperienza alle spalle sul tema della digitalizzazione. Luca Morandini, esperto di marketing digitale e coautore, assieme ad Alessandro Palmisano di «Aziende al Bivio: Viaggio in una PMI italiana tra passaggio generazionale e Digital transformation», affronta il tema dell’innovazione nei processi obsoleti, mentre Andrea Arrigo Panato, dottore commercialista, mette in fila dieci caratteristiche che trasformano un’impresa in un’azienda dinamica. I progetti Crm, invece, sono trattati da Federico Della Bella, advisor e docente di strategia digitale e marketing, insegna in diversi atenei, fra i quali il Politecnico di Milano. A completare il quadro di voci ci sono Andrea Soncin e Michele Favretto, rispettivamente coordinatore Vendite e Innovation e Ceo di Digital4Change®. In chiusura, un caso concreto – per passare dalla teoria all’azione – seguito da Digital4Change®, ovvero quanto fatto per ArredissimA, esempio virtuoso di come l’avviamento di un progetto CRM riesca ad allineare tutti verso obiettivi comuni, standardizzare i processi e sfruttare appieno la tecnologia sfruttandone la scalabilità, garantire un servizio di qualità al proprio cliente.

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