Pesca, la Regione stanzia ristori per 1,8 milioni per le imprese attive in acque interne

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La Giunta regionale del Veneto su proposta dell’assessore regionale alla Pesca ha approvato un bando dedicato alle imprese di pesca attive nelle acque interne per un valore complessivo di 1.838.324 Euro –di cui il 50 per cento in quota FEAMP (Euro 919.162) il 35 per cento di quota nazionale-fondo di rotazione (Euro 643.413,40) il 15 per cento di cofinanziamento regionale (Euro 275.748,60) nell’ambito del Piano Finanziario FEAMP 2014-2020.

Dopo i ristori già stanziati per sopperire alle perdite subite a causa dell’emergenza Covid per le attività di pesca nelle acque marittime (Euro 1.723.430) e per l’acquacoltura (Euro 2.118.272) ora è il turno dei ristori per le attività nelle acque interne. Il requisito è l’iscrizione all’Anagrafe del Settore Primario e aver subito l’arresto temporaneo delle attività di pesca tra il 1° febbraio e il 31 dicembre 2020 come conseguenza dell’epidemia di COVID-19.

C’è tempo 60 giorni per presentare le domande attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione del Veneto.

«La crisi provocata dal Covid ha colpito duramente il settore della pesca – commenta l’assessore alla Pesca della Regione del Veneto, Cristiano Corazzari – con questo bando siamo al fianco dei pescatori, lavoratori di un settore importante per l’economia del nostro territorio e sentinelle preziose per la tutela di un ambiente fragile come quello dello spazio lagunare».

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