Pesca, la Regione apre i bandi per 7,2 mln di fondi europei

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La Regione Veneto apre i termini per raccogliere le domande per accedere ai 7,2 milioni di euro di fondi Feamp a favore della pesca e dell’acquacoltura. Il bollettino ufficiale della Regione del Veneto ha pubblicato il 3 marzo 2017 il provvedimento che dà avvio alle procedure dei bandi. Le domande di contributo potranno essere presentate entro il 16 aprile.

«Con l’apertura dei bandi 2017 per domande di contributo a valere sulle misure di sviluppo della pesca sostenibile e di sostegno alla commercializzazione e trasformazione dei prodotti ittici finanziate dal Fondo europeo per gli affari marittimi (Feamp) – dichiara l’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan – parte la prima tranches di un piano di interventi sostanzioso e articolato del valore complessivo di 45,8 milioni di euro, da qui sino al 2020, cofinanziato da Unione europea (50%), Governo italiano (35%) e dalla Regione Veneto (15%). Il ventaglio delle misure finanziate spazia dal miglioramento della sicurezza dei lavoratori all’efficienza energetica dei pescherecci, dalla diversificazione del reddito dei pescatori al sostegno dell’acquacoltura, al miglioramento della competitività delle imprese che lavorano e commercializzano prodotti ittici».

Pesca, acquacoltura e promozione della filiera nei bandi 2017

Nel dettaglio, i bandi sono relativi a 8 misure a sostegno della pesca, 5 per l’acquacoltura e 2 connesse alla promozione della filiera e alla commercializzazione e trasformazione dei prodotti ittici.

Tra le prime ci sono il miglioramento delle condizioni di lavoro dei pescatori, la riduzione dell’impatto della pesca sugli ecosistemi marini e su quelli delle acque interne, la tracciabilità dei prodotti ittici, lo sviluppo di attività complementari alla pesca.

Per l’acquacoltura si punta a sviluppare nuove opportunità di mercato e a migliorare le tecniche di allevamento. Infine, per incentivare la trasformazione e la commercializzazione, i fondi Feamp sosterranno investimenti nella trasparenza e tracciabilità dei prodotti ittici, nonché sulle condizioni di igiene e di lavoro degli operatori.

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