Sit, i contatori a idrogeno verde completano l'iter di certificazione
SIT, multinazionale quotata al segmento Euronext Milan di Borsa Italiana che crea soluzioni intelligenti per il controllo delle condizioni ambientali e per la misurazione dei consumi, ha completato il processo di certificazione dei contatori residenziali e commerciali funzionanti al 100% con idrogeno verde. La controllata MeteRSIT ha infatti ottenuto la certificazione MID – Measuring Instrument Directive per il contatore commerciale Domusnext® 2.0 MMU40 H2 rilasciato dall ’organismo notificato NMi Certin B.V., è valido in Europa ed in UK ma riconosciuto anche in altri Paesi extra UE e garantisce l’accuratezza e l ’affidabilità dello strumento di misura. La stessa certificazione era stata ottenuta a novembre 2021 per il contatore residenziale Domusnext® 2.0 MMU6 H2, presentato anche alla conferenza COP26 di Glasgow.
Entrambi i contatori hanno inoltre ottenuto la certificazione di sicurezza digitale – CPA (Commercial Product Assurance) – rilasciata dall’agenzia britannica di cyber security NCSC (National Cyber Security Centre) e valida per il Regno Unito, Paese nel quale MeteRSIT ha recentemente aperto un ufficio internazionale. I prodotti certificati CPA garantiscono l’integrità dei dati e la sicurezza della comunicazione contro il rischio frodi e attacchi cyber. La certificazione non solo valida il prodotto ma anche l’integrità dei processi aziendali in tutte le fasi del ciclo di vita, dalla progettazione e produzione, all’operatività in campo e allo smaltimento a fine vita.
Le certificazioni ottenute sono testimonianza dell’impegno che il gruppo SIT sta da tempo investendo nell’essere abilitatore della transizione energetica, in particolare con la ricerca e lo sviluppo di prodotti a idrogeno verde, il combustibile che rappresenta l’alternativa sostenibile e non clima-alterante del gas naturale. I contatori di MeteRSIT sono stati già utilizzati in alcuni progetti pilota in Gran Bretagna (come, ad esempio, le hydrogen houses a Gateshead, in UK) e presto anche nei Paesi Bassi e in Germania dove sono in corso di realizzazione edifici alimentati al 100% a idrogeno
