Pnrr, al Veneto quasi 2 miliardi per scuola, sanità e infrastrutture

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Tre piani di intervento per spendere una cifra vicina agli 1,8 miliardi di euro. Così il Veneto si prepara a spendere i fondi europei del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tre le aree cruciali di intervento: 877 milioni andranno direttamente alle infrastrutture, tra cui l’Alta Velocità nel tratto Vicenza-Padova; previsto poi un piano da 595 milioni per rafforzare la sanità e la medicina territoriale, oltre alla qualità abitativa in regione; infine, poco più di 300 milioni andranno a finanziare il sistema sanitario regionale. Queste saranno le categorie più toccate dai fondi del PNRR in arrivo in regione: risorse senza precedenti dal secondo dopoguerra.

Il Piano per le infrastrutture e mobilità sostenibili

Per mobilità e infrastrutture Veneto spettano poco più di 877 milioni di euro (il 4,1% del totale) di cui ha titolarità il Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibili. Fra questi vi sono i seguenti fondi che sono già stati assegnati:

  • 238,06 milioni per il Trasporto rapido di massa (da PNRR)
  • 2 milioni per gli interventi tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (da PNRR)
  • 4,7 milioni per i raccordi ferroviari (da Piano complementare)
  • 21,9 milioni per il rinnovo dei treni per il trasporto pubblico locale (da PNRR)
  • 4,12 milioni per le cittadelle giudiziarie (da PNRR)
  • 116,81 milioni per gli interventi del Programma innovativo per la qualità dell’abitare (da PNRR)
  • 31,69 milioni per il rinnovo degli autobus extraurbani (da Piano complementare a PNRR)
  • 99,71 milioni per la riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica (da Piano complementare a PNRR)
  • 23,18 milioni per interventi sulle linee ferroviarie regionali (da Piano complementare a PNRR e da risorse nazionali)
  • 11,26 milioni per la strategia nazionale delle aree interne (da Piano complementare a PNRR)
  • 93,90 milioni per le Infrastrutture idriche primarie (da PNRR)
  • 230,45 milioni per i porti (da Piano complementare e risorse nazionali)

L’Alta Velocità Verona-Padova

L’arrivo dell’Alta Velocità è garantito dai 25 milioni di euro per la progettazione definitiva del terzo lotto funzionale della tratta Verona – Padova. Il primo lotto (Verona-Vicenza) è già in corso di realizzazione; il secondo, che prevede l’attraversamento di Vicenza, vedrà l’inizio dei lavori nel 2022 mentre il terzo lotto prevede la realizzazione in superficie di circa 26 chilometri di nuova linea dell’Alta Velocità/Alta Capacità, oltre al rifacimento di circa 9,8 chilometri di linea storica.

Tra i benefici attesi dal completamento della Verona-Padova ci sono quasi 300 mila tonnellate di emissioni Co2 evitate l’anno, 50% in meno dei tempi di percorrenza, 3 milioni di passeggeri l’anno. L’investimento per l’intera linea, stimato in 4,8 miliardi di euro, è di grande importanza nel Nord-Est del Paese: un nuovo tassello nel percorso di rilancio economico e dell’occupazione con la creazione di circa 4.000 posti di lavoro tra diretti e indiretti. Ad oggi sono circa 320 le imprese fornitrici coinvolte nella realizzazione dell’opera. Con tracciato di complessivi 76,5 Km, la Verona-Padova attraversa il territorio delle provincie di Verona, Vicenza e Padova e fa parte della trasversale est-ovest Torino-Milano-Venezia.

Il piano per la salute

Le risorse per la salute in Veneto arrivano dalla Missione 6 del Piano Nazionale. Secondo lo schema di decreto del riparto regionale dei fondi relativi al PNRR e al Piano complementare del Ministero della Salute, al Veneto spettano quasi 595 milioni di euro per potenziare il sistema sanitario regionale. Di questi, quasi il 40 per cento andranno al rafforzamento delle prestazioni erogate sul territorio grazie a un forte incremento dell’assistenza domiciliare e al potenziamento o creazione di strutture territoriali quali le Case della Comunità e gli Ospedali di Comunità.

Le Case della Comunità sono strutture sanitarie dotate di attrezzature tecnologiche, che garantiscono parità di accesso, prossimità territoriale, efficienza e qualità dell’assistenza alle persone; all’interno delle Case della Comunità saranno presenti un punto unico di accesso alle prestazioni sanitarie; servizi sociali e assistenziali, con priorità per le persone anziane e fragili; servizi dedicati alla tutela della donna e del bambino.

Il Veneto si è dato come obiettivo la creazione di 99 Case della Comunità e 30 Ospedali di Comunità (per questi ultimi lo standard nazionale stimato è di uno ogni 160.000 abitanti circa). È inoltre prevista la creazione di 49 Centri Operativi Territoriali (CoT) che coordineranno i servizi domiciliari (che comprenderanno telemedicina, domotica, digitalizzazione) con gli altri servizi sanitari e gli ospedali. Per questi, il resto delle risorse, oltre 357 milioni, finanzierà la modernizzazione del parco tecnologico e digitale. I Piani operativi regionali e relativi action plan devono essere perfezionati entro il 28 febbraio 2022 mentre l’assegnazione definitiva dei delle risorse è condizionata alla sottoscrizione del Contratto Istituzionale di Sviluppo da parte del Ministero della Salute e delle regioni entro e non oltre il 31 maggio 2022.

Il piano per l’istruzione

A inizio dicembre sono stati ripartiti tra le regioni i fondi dei primi bandi PNRR del ministero dell’Istruzione, 5,2 miliardi di euro destinati alla costruzione di asili nido, scuole per l’infanzia, scuole innovative, mense e palestre. Al Veneto spettano quasi 308 milioni, quasi la metà dei quali (143 milioni) per la costruzione di nuovi asili nido. Il resto dei fondi sarà investito in scuole dell’infanzia e scuole innovative (oltre 53,4 milioni ciascuna), mentre un totale di oltre 30 milioni per interventi per favorire il tempo pieno, intervenendo su mense e palestre. Oltre 38 milioni andranno infine alla riqualificazione degli edifici. Qui in dettaglio i fondi assegnati al Veneto dai primi bandi della Missione 4:

  • 53,4 milioni per le scuole innovative
  • 143,4 milioni per costruzione di asili nido
  • 41,9 milioni per scuole infanzia
  • 17,5 milioni per mense scolastiche
  • 13,7 per palestre
  • 38 milioni per messa in sicurezza

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