Regione, piano di investimenti green e innovativi da 2 miliardi per il 2030

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Sviluppo sociale, economico, culturale, con la spinta dell’innovazione, il motore del PNRR, e l’obiettivo sostenibilità. Una roadmap da qui al 2030, e un piano di investimenti di oltre due miliardi. La Giunta Regionale ha approvato le proposte dei Programmi Regionali (PR) FESR e FSE+ 2021-2027. Tali piani individuano le principali sfide, gli obiettivi di coesione economica e sociale ritenuti strategici, le priorità e le azioni che il Veneto intende perseguire nei prossimi anni, mettendo a frutto gli investimenti finanziari realizzabili mediante la politica di coesione regionale 2021-2027. La cifra complessiva ammonta a 2.062 milioni di euro equamente distribuiti tra i due programmi.

«Si tratta di una dotazione di risorse importante, che sosterrà le politiche di sviluppo competitivo sostenibile del nostro territorio e che sarà programmata tenendo in considerazione le altre fonti complementari, come il Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 e le risorse del PNRR» – afferma il presidente della regione Luca Zaia – Il nuovo ciclo di programmazione si svilupperà fino al 2030: un arco temporale lungo, in un momento storico di grande transizione, per effetto non solo della pandemia, ma anche della trasformazione industriale, digitale e verde in atto».

«I programmi contengono una sintesi delle principali sfide per il Veneto tenendo presenti le disuguaglianze e le disparità di carattere economico, sociale e territoriale, la complementarità e le sinergie con altre forme di sostegno, e le sfide individuate nelle raccomandazioni specifiche elaborate dalla Commissione europea e dall’Accordo di Partenariato per l’Italia», prosegue il Presidente Zaia.

I Programmi sono stati definiti tenendo conto degli orientamenti della Commissione europea per le Regioni più sviluppate, di quanto emerso dall’analisi del contesto socio-economico veneto, delle evidenze emerse dalla precedente programmazione 2014-2020, degli indirizzi di policy verso la programmazione 2021-2027 e dei contributi pervenuti dai 90 componenti del «Tavolo di Partenariato per le politiche regionali di coesione 2021-2027» pervenuti anche in seguito all’approvazione della prima versione dei PR (approvati con DGR n. 1415 lo scorso 12 ottobre). Nel caso del FESR, per la definizione del PR si è tenuto conto, inoltre, del Rapporto Ambientale Preliminare predisposto dall’Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (ARPAV).

Le osservazioni pervenute da parte dei componenti del «Tavolo di Partenariato per le politiche regionali di coesione 2021-2027» e da parte di operatori e cittadini sono state oggetto di approfondimento, integrazione e valutazione nel corso di diversi incontri di confronto con le autorità cittadine e con le parti economiche nell’ambito del Gruppo di lavoro «Sorveglianza delle azioni e delle attività rivolte alle imprese» del Comitato di Sorveglianza FESR, e per quanto riguarda il FSE+, ottenendo parere favorevole della Commissione regionale per la concertazione tra le parti sociali.

Le proposte di PR FESR e PR FSE+ vengono ora trasmesse al Consiglio regionale per l’adozione e successivamente alla Commissione europea che ha il compito di valutare i PR, la loro conformità ai Regolamenti e l’Accordo di Partenariato, procedendo alla formulazione di eventuali osservazioni entro tre mesi dalla data di presentazione dei Programmi stessi.

«I programmi e i relativi finanziamenti consentono di scrivere il futuro della Regione – conclude Zaia – individuando priorità e obiettivi cruciali: l’occupazione, con uno sguardo particolare a quella dei giovani, la formazione professionale, l’inclusione sociale, la digitalizzazione, la ricerca e l’innovazione, la competitività in particolare delle PMI e l’attrattività del sistema veneto, le politiche green compresa la mobilità sostenibile e interconnessa, e le strategie territoriali per lo sviluppo sociale, economico, culturale e ambientale integrato e inclusivo nelle aree urbane e nelle aree interne, rappresentano di fatto gli elementi che consentiranno la crescita sostenibile di un Veneto produttivo, competitivo, innovativo e forte, capace di dialogare con l’Europa».

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