Spostamento da regione a regione, il primo giugno il via libera

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Spostamento da regione a regione, verso il via libera dal primo giugno. Questo è l’orientamento del Governo, spinto anche dalle intenzioni di alcune Regioni, fra le quali il Veneto. Anche se, va detto, a livello regionale non tutti i presidenti sono d’accordo. A confermarlo sono le parole a radio Capital del viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri. «Penso che dal primo giugno ci sarà la possibilità di spostarsi da una regione all’altra. E secondo me sarà possibile muoversi anche dalla Lombardia», ha detto. Rimane troppo presto – ed è giusto sottolinearlo subito al lettore – per cantar vittoria. Sarà infatti fondamentale il periodo che andrà dal 18 maggio al primo giorno di giugno. Il momento di massima riapertura (LEGGI: CONFERMATA APERTURA IL 18, ANCHE PER PALESTRE E CENTRI SPORTIVI) , anche per le spiagge. Saranno quindi quelli i giorni decisivi per capire se lo spostamento da regione a regione sarà effettivamente permesso, mentre rimangono ancora le restrizioni fra Stati.

Spostamento da regione a regione, il peso del R0

Sarà da monitorare il tasso di R0, ovvero l’indice di contagiosità, in media, di ogni persona positiva al Coronavirus. Vi riportiamo qua la tabella aggiornata all’inizio di maggio, di fatto ancora valida.

 

Una tabella che aveva mostrato l’ottimo lavoro fatto dal Veneto, ad esempio. Con dati che sono diminuiti ancora nel corso dei giorni e quindi, c’è da pensare, anche il tasso R0 sarà in diminuzione. Sugli spostamenti da regione a regione si è espresso anche il governatore del Veneto Luca Zaia, chiedendo un’apertura. Che di fatto il Veneto sta già facendo con degli accordi che riguardano territori confinanti, come quello fatto per le province di Verona e Belluno con il Trentino. Piccoli passi verso una riapertura che si spera possa essere generalizzata. Anche se niente sarà come prima, con regole ferree di distanziamento da rispettare. Ma il passaggio fra quel confine simbolico che divide le Regioni potrebbe essere un segnale, anche simbolico, molto forte, verso un ritorno graduale se non alla normalità ad una situazione meno pesante.

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