Incendio all'ex Alcoa di Porto Marghera, tanta paura ma nessun allarme ambientale

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Tanta paura, un fumo scenografico, ma nessuna conseguenza ambientale per il grosso incendio che ha interessato lo stabilimento dell’ex Alcoa di Porto Marghera. Erano le 10.30, e gli operai dello stabilimento della Slim Fusina Rolling di Porto Marghera stavano svolgendo alcune operazioni di manutenzione, quando un macchinario ha preso fuoco. Una nuvola di fumo grigio si è levata dalla fabbrica nota anche come «ex Alcoa», visibile sia dal centro storico di Venezia, che addirittura da Chioggia.

Le rilevazioni dei tecnici dell’Arpav escludono che siano state rilasciate sostanze particolarmente nocive per l’uomo nell’aria: l’incendio ha coinvolto un macchinario, che in gergo viene chiamato «sbozzatore», che serve a laminare i metalli e che quindi non utilizza sostanze chimiche nello svolgere la sua funzione.

Sei le squadre di vigili del fuoco intervenute sul posto per un totale di trenta agenti, alle 12.45 l’allarme era già rientrato dopo aver escluso il coinvolgimento di materiale chimico nel rogo. Il personale addetto alla manutenzione dell’impianto incendiato, è stato allontanato dallo stabilimento e messo in sicurezza. A questo punto, per i 250 operai che, comprensibilmente, temono un lungo stop ai lavori causato dall’incidente di ieri, oggi è il giorno della conta dei danni.

(foto: canali social Comune di Venezia)

 

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