Biologico, la superficie coltivata è raddoppiata in tre anni. L'asse dell'Est per gli agricoltori

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Importatori e operatori del settore biologico dalla Bulgaria, Georgia e Moldavia sono stati ricevuti in Coldiretti Veneto per valutare intese e collaborazioni nell’ambito del progetto Plat4Food sostenuto da Eurochambres, di cui Uniocamere Veneto è partner e capofila è la Camera di Commercio Bulgara. Alla delegazione estera l’ufficio export di Coldiretti Veneto ha illustrato le attività multifunzionali condotte dalle aziende agricole nella vendita diretta e promozione dei prodotti. Dalle rete dei mercati di Campagna Amica alle centinaia di agriturismi guidati dai cuochi contadini fino al Cluster bio che raggruppa una settantina di realtà che si occupano di produzione, trasformazione e distribuzione con la presenza degli enti di ricerca per l’elaborazione di studi e sperimentazione annessa. Interessanti le esperienze presentate dagli stessi protagonisti quali esempi di alta tecnologia e diversificazione aziendale come i prodotti a base di rosa canina e l’olio di noci dalla Bulgaria, gli smoothie e gli antibiotici naturali per la cura degli animali dalla Georgia.

Durante la presentazione i funzionari di Coldiretti hanno evidenziato i dati del biologico regionale. La superficie bio in tre anni è praticamente raddoppiata passando da 27.979 ettari nel 2017 agli attuali 48.338. La provincia più vocata è Verona seguita da Rovigo, la propensione è rilevante anche nel territorio padovano e bellunese.  Significativa la crescita del vigneto biologico con quasi 8mila ettari, ben rappresentati anche i cereali (con 12.086 ettari) e le colture industrialisoia e bietola, con 6.821 ettari. Quasi 5mila ettari (poco meno del 10%) sono invece dedicati all’ortofrutta.

Giacomo Porra

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