Intesa Sanpaolo, 8 miliardi di nuovo credito per le imprese venete

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Il Nord-Est sta trainando la crescita italiana, grazie al contributo del Veneto: nel primo semestre del 2021 l’export veneto ha registrato un aumento del 23,8%, superando i livelli dello stesso periodo del 2019 (+5%), grazie a una crescita diffusa a tutti i principali settori di specializzazione e alla forza delle filiere locali. Ora Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese venete 8 miliardi di nuovo credito e presenta le misure per allungare le linee di credito esistenti fino a 15 anni, per liquidità, investimenti, crescita, recupero della competitività, transizione tecnologica e sostenibilità

Si è svolto in diretta streaming, il road show territoriale “Motore Italia-Transizione 4.0. Le novità della legge di bilancio 2021 e le soluzioni di Intesa Sanpaolo”. All’appuntamento hanno partecipato oltre sessanta imprese associate a Confartigianato Imprese Padova e Verona.

“Motore Italia” è il programma di finanziamenti e iniziative pensato da Intesa Sanpaolo per consentire alle piccole e medie imprese di superare la fase di difficoltà causata dalla crisi pandemica e rilanciarsi attraverso progetti di sviluppo e crescita. Per le imprese venete è previsto un plafond di 8 miliardi di nuovo credito.

Sono intervenuti per Intesa Sanpaolo Roberto Gabrielli, direttore regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige e Giovanni Foresti, responsabile Coordinamento Economisti sul Territorio, Industry Research; Valeria Bosco, Direttore di Confartigianato Imprese Verona e Paolo Bettella, Presidente della Funzione Credito e Finanza di Confartigianato Imprese Padova.

Anticipando i bisogni di liquidità e supporto in vista delle prossime scadenze delle misure governative, il programma stabilisce nuove soluzioni di allungamento della durata dei finanziamenti in essere fino a 15 anni, ampliando le iniziative di sostegno alla

liquidità già messe in atto nel corso del 2020. Previsti inoltre ulteriori interventi per preparare le pmi al rilancio e al recupero di competitività attraverso investimenti per la transizione digitale e sostenibile, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Il Nordest traina la ripresa economica

Dal contributo della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo è emerso che la ripresa dell’economia italiana si sta mostrando più rapida delle attese: la crescita del PIL raggiungerà almeno il 5,7% quest’anno e il 4% il prossimo. Il Nord-Est sta trainando la crescita italiana, grazie al contributo del Veneto: nel primo semestre del 2021 l’export veneto ha registrato un aumento del 23,8%, superando i livelli dello stesso periodo del 2019 (+5%), grazie a una crescita diffusa a tutti i principali settori di specializzazione e alla forza delle filiere locali.

Nei prossimi mesi la vera sfida sarà quella di porre le condizioni per una dinamica del PIL italiano e veneto più brillante di quella osservata nel decennio pre-Covid. Sarà però necessario un cambio di passo degli investimenti, che prima della pandemia avevano subito una riduzione nella regione (-9,3% fra il 2008 e il 2019), anche se di minore entità rispetto alla media italiana (-16,6%).

Digitale, innovazione e sostenibilità saranno le priorità da affrontare con più investimenti. Andrà poi vinta la sfida del capitale umano, rinnovando competenze e “saper fare” e affrontando il tema del ricambio generazionale. Bisognerà puntare sugli ITS, un modello formativo professionalizzante di eccellenza, e trattenere e valorizzare i giovani laureati.

«Digitale e green sono fattori imprescindibili per il rilancio delle nostre piccole e medie imprese. Per questo motivo, in coerenza con il PNRR, Intesa Sanpaolo ha varato il programma Motore Italia che mette a disposizione delle nostre aziende venete 8 miliardi di nuovo credito per queste due importanti transizioni oltre all’allungamento fino a 15 anni dei finanziamenti», ha sottolineato Roberto Gabrielli, direttore regionale del gruppo. «Una particolare attenzione è dedicata alle piccole imprese attraverso il programma Filiere che in Veneto vede già oltre 100 contratti attivati, che coinvolgono 1.450 fornitori, oltre 11.200 dipendenti per un volume d’affari complessivo pari a 11 miliardi di euro».

«La competizione interna e internazionale, nei prossimi anni, si giocherà nel campo dell’innovazione, e sarà strettamente legata all’applicazione delle nuove tecnologie digitali. Gli obiettivi posti dalla programmazione europea porranno alle nostre imprese, e in modo particolarmente pressante alle PMI, sfide che per essere vinte chiedono un accompagnamento in un processo di trasformazione anche profonda dei processi produttivi e delle competenze dei lavoratori», spiega Roberto Boschetto, Presidente di Confartigianato Imprese Padova e Veneto. «Serve, quindi, un lavoro di squadra. Ed è proprio per questo che abbiamo voluto proseguire un dialogo costruttivo con un partner bancario qualificato qual è Intesa Sanpaolo».

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