La carica dei 40 (candidati) veneti alle elezioni di Roma

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Per il Comune di Roma e per i suoi quindici Municipi corrono candidati nati in tutte le regioni italiane, ad esclusione della sola Valle d’Aosta. Dominano i meridionali, quasi mille in tutto: il gruppo più nutrito è quello dei 340 campani (110 per il Comune, 230 per i Municipi), seguito da 216 calabresi (62 per il Campidoglio e 154 per i Municipi) e 183 pugliesi (40 e 143). Quindi 126 siciliani (37 e 89), 52 lucani (10 per il Campidoglio) e 16 molisani. Particolarmente presenti anche gli abruzzesi: sono 97 tra Comune e Municipi. I sardi sono 40.

Ad effettuare il mini-censimento, estrapolando i dati, è stata l’associazione culturale “Forche Caudine”, lo storico circolo dei molisani a Roma, che pubblica le schede riferite a tutte le regioni sul proprio sito (http://www.forchecaudine.com).

Per le altre regioni, 94 sono coloro che sono nati in Lombardia, 82 toscani, 50 piemontesi, 49 emiliano-romagnoli, 40 veneti, 39 marchigiani, 39 umbri, 33 liguri e 22 friulani. Infine quattro in rappresentanza del Trentino-Alto Adige.

Per il Veneto la provincia più rappresentata è Verona con undici candidati, seguita da Padova con nove, quindi Venezia con sette, Rovigo e Vicenza con cinque, chiudono Belluno con due e Treviso con uno.

Il candidato veneto più giovane per i Municipi romani è Alessandro Porra, 28 anni, nato a Venezia, quello meno giovane è Lino Bordin di Pianiga, 73 anni. Per la corsa al Campidoglio, invece, la candidata più giovane è Francesca Palermo di Negrar, 33 anni, mentre il meno giovane in corsa per il Campidoglio è Giulio Dalle Molle di Valli del Pasubio, 76 anni.

Infine in netta crescita, rispetto alle precedenti amministrative, coloro che sono nati all’estero: sono oltre trecento, con i romeni quale gruppo più numeroso. “Un quadro che rispecchia le dinamiche sociali in atto nella capitale e, in fondo, in tutta Italia – commenta Giampiero Castellotti, presidente dell’associazione culturale.

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