La Regione vara la manovra triennale: 112,5 mln alle Olimpiadi, 93 alle scuole private

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Con un blitz di fine estate la giunta regionale del Veneto, oggi 20 agosto, ha varato la manovra di bilancio per il triennio 2020-2022, approvandola «con due mesi di anticipo rispetto a quanto generalmente accade negli enti territoriali e appena un mese dopo la parifica totale del Rendiconto 2018», annuncia una nota di Palazzo Balbi.

La manovra ha un valore complessivo per il 2020 di circa 16 miliardi di euro. Tra le misure più importanti e attese c’è l’accantonamento per le Olimpiadi invernali 2026 di Milano e Cortina. Dal 2020 e fino al 2026 sono previsti 112,5 milioni di euro di investimenti e accantonamenti per le garanzie da fornire al Cio, un modo «per dimostrare subito la serietà del Veneto nel portare a buon fine l’evento olimpico» si legge ancora nella nota. Nel dettaglio, 35,9 milioni sono previsti per il 2020, 60,4 nel 2021 e 61,2 nel 2022.

Confermata la scelta di non prevedere alcuna addizionale Irpef. Alle scuole paritarie cattoliche della Fism – Federazione italiana scuole materne vanno 93 milioni di euro, 31 all’anno. Per le elezioni regionali previste nella primavera 2020 sono accantonati 11 milioni di euro. Il cofinanziamento ai programmi comunitari Fse, Fesr, Fears e Feamp vale 65 milioni di euro.

E ancora: dalle alienazioni di immobili, che hanno fruttato 25 milioni di euro negli ultimi due anni, si prevede arriveranno altri 3 milioni di euro di entrate. Stanziati 6 milioni nel nel triennio per il ristoro dei canoni idrici alle province, 21 milioni 350 mila euro annui per il triennio 2020-2022 per lo svolgimento delle attività dei lavoratori forestali, 24 milioni di euro stanziati nel 2020 per il sistema della formazione professionale, 20 milioni di euro nel 2020 per la prevenzione e la riduzione del rischio idraulico e idrogeologico, 60 milioni nel triennio per gli oneri del trasporto pubblico locale, 27,5 milioni di euro nel 2020 sistema viario (di cui 5 milioni per la messa in sicurezza dei viadotti), 5 milioni destinati a opere pubbliche e 3 milioni per migliorare l’organico regionale, con nuove figure specializzate e formate.

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