Alloggi studenteschi, a Padova stanze vuote e prezzi in aumento. Mercato stabile a Venezia

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Per la prima volta dopo anni di aumenti, i prezzi medi degli alloggi studenteschi nelle città universitarie italiane registrano una piccola flessione. Il costo medio di una stanza singola in Italia è calato del 2,5%, portandosi a 336 euro, valore identico al dato riferito alla città di Padova, dove però i prezzi sono aumentati del 5,3% rispetto al 2020. A Venezia una stanza costa un po’ di più.  353 euro in media per una singola, ma il prezzo è leggermente calato (-2,3%).

Sono i risultati di una ricerca di Immobiliare Insight, business unit di Immobiliare.it, effettuata sulle principali città universitarie italiane. Nello specifico, in Veneto, sono state prese in considerazione, per l’appunto, Padova e Venezia.

Molto più interessanti i prezzi per le stanze doppie, che calano del 14% in entrambe le città venete, portandosi a 205 euro a Padova e 234 euro a Venezia, a fronte di una media nazionale di 225 euro.

I prezzi delle stanze, con alcune eccezioni, rimangono fortemente competitivi a livello nazionale se confrontati con quelli del 2020. Le variazioni più consistenti si registrano a Pavia e Milano, con ribassi che superano il 9%, e Napoli, -8,2%. Calo consistente anche per Bologna, che sfiora il -6%, e Torino (-5%). In controtendenza Catania e Bari (oltre a Padova, menzionata in precedenza), dove i prezzi hanno subito invece una variazione positiva (5,7% e 3,7%, rispettivamente).

Tutti i principali poli universitari, ad eccezione di Palermo, mostrano una disponibilità di stanze in forte aumento rispetto al 2020. La fisiologica conseguenza di un anno di grave sofferenza per il settore, durante il quale moltissime stanze, a causa delle chiusure delle università e dello smart working per i lavoratori, sono rimaste sfitte.

«La pandemia ha avuto effetti profondamente diversi tra l’acquisto dell’immobile e la sua locazione», ha spiegato Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it. «Sul comparto delle compravendite si è registrato un nuovo interesse verso l’abitazione, tornata ad essere considerata come un bene rifugio, e questo ha sostenuto il numero delle transazioni e la stabilità dei prezzi. Il mercato delle locazioni, invece, ha subito immediatamente un pesante impatto soprattutto nelle grandi città, svuotatesi in poche settimane di studenti e lavoratori. I proprietari che avevano investito in immobili nell’ottica di avere un reddito integrativo si sono trovati ad avere appartamenti vuoti per più di un anno. Questo ha portato all’aumento dell’offerta e al ribasso dei prezzi. Va detto che però, dall’altro lato, stiamo assistendo a un calmieramento dei canoni di locazione che erano diventati quasi inaccessibili in alcune città, dove i fuorisede si contendevano la scarsa offerta di stanze».

Padova è la città italiana in cui è aumentata maggiormente l’offerta di stanze (+148%), a fronte di un aumento della domanda solamente dell’11%. Troppe ancora le incertezze legate alla riapertura delle Università, considerando peraltro che la didattica a distanza, almeno per un po’, continuerà a essere garantita anche in caso di lezioni in presenza.

Non sono disponibili dati sulle richieste di alloggi a Venezia, dove l’offerta è comunque aumentata del 28%.

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