Maltempo, stato di crisi in Veneto. Danni a Villa Contarini

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Il maltempo continua a fare danni in Veneto, e la Regione corre ai ripari. Il presidente Luca Zaia ha infatti già avviato le procedure per la dichiarazione di stato di crisi determinato proprio dalla grave ondata di maltempo che ha colpito in queste ore il Veneto, in cui i soccorritori hanno già effettuato più di 150 interventi, soprattutto nelle aree più colpite: il trevigiano, il padovano, il vicentino e il veneziano.

Zaia: «Chiederemo danni per l’agricoltura»

«È un atto doveroso – dice Zaia – di fronte a una criticità che sta coinvolgendo pressoché tutto il Veneto. Abbiamo una lista di Comuni già certa e altri si aggiungeranno, con danni causati dal vento, dalle grandinate e dalle forti piogge, in queste ore e anche nei giorni precedenti. È fondamentale che ci sia un intervento nazionale; che vengano raccolti i dati sui danni da parte dei cittadini e che sia fatta una cernita da parte dei Comuni.

«Subito dopo il dossier della Regione andrà a Roma per la richiesta danni, perché l’agricoltura è in ginocchio, come peraltro varie altre attività umane, con danni tipici di eventi atmosferici importanti e non ordinari», aggiunge il governatore. «Ringrazio tutta la squadra dei soccorsi che sta intervenendo con tempestività: la nostra protezione civile e i tanti volontari, i Vigili del Fuoco, le Forze dell’Ordine e chiunque sta dando una mano».

Anche ieri pioggia, grandine e soprattutto forte vento non hanno risparmiato l’area del padovano. In città sono stati diversi i danni causati dal vento, dovuti alla caduta di alcuni alberi, mentre nella Bassa la grandine aveva causato già nella giornata di lunedì danni alle coltivazioni che Cia e Coldiretti stimano nell’ordine dei 10 milioni di euro.

Danni ingenti a Villa Contarini

I forti temporali, accompagnati da grandine e raffiche di vento, che ieri si sono abbattuti su diverse zone della regione, hanno interessato anche Piazzola sul Brenta (PD) provocando numerosi danni a Villa Contarini, complesso monumentale di proprietà regionale.

Ieri mattina i funzionari della Direzione gestione del patrimonio e la direzione della Villa hanno eseguito i primi sopralluoghi per la verifica dei danni, al fine di incaricare una ditta per la rimozione degli alberi schiantati oltre ad effettuare una valutazione dello stato conservativo degli esemplari danneggiati. Oltre a quanto riscontrato al patrimonio naturale ne sono stati rilevati diversi anche nella Villa: la rottura di quindici finestre con vetri d’epoca, quella di due grandi finestre storiche in metallo, ma anche di una dell’Area espositiva e una della Biblioteca storica Cameriniana. Questi infissi non hanno retto alla forza del vento spalancandosi improvvisamente mandando in frantumi i relativi vetri. Nella sala mostra, l’apertura accidentale del serramento, ha anche causato la caduta e conseguenti danni ad un’opera lignea della Mostra su Dante “Amor mi mosse che mi fa pensare”, ospitata in questo periodo in Villa.

«La ricognizione dell’effetto di questa ennesima sferzata di maltempo è ancora in corso, e l’esatta quantificazione dei danni al complesso sarà possibile solo nei prossimi giorni», spiega l’assessore regionale al Patrimonio, Francesco Calzavara. «Le importanti precipitazioni hanno causato anche infiltrazioni d’acqua nella struttura. È già stato incaricato il restauratore di fiducia della società di determinare i costi di ripristino dei danni subiti. Sono ancora in corso di accertamento i danni agli apparati degli impianti speciali (impianto di videosorveglianza, rilevazione incendio e antintrusione) che presentano varie anomalie di funzionamento. Purtroppo sono stati rilevati danni anche al patrimonio arboreo del parco storico vincolato a Villa Contarini – sottolinea Calzavara – dove si sono verificati almeno dieci schianti di esemplari centenari e almeno altre sei cadute di esemplari di minor valore. Questi hanno causato ulteriori danni indiretti alle piante contermini con rotture di rami anche di importanti dimensioni».

Tutto il personale della società incaricata alla gestione del patrimonio regionale è già in attività per le fasi di monitoraggio di tutta l’area del parco (50 ha), rimozione dei rami e piante di medie dimensioni, nonché l’assistenza per le attività che dovranno essere eseguite da ditte specializzate esterne. La messa in sicurezza del parco per la sua riapertura al pubblico, richiederà almeno tutta la settimana, mentre le visite alla villa, pur presentando vari danni, sono già riprese.

Ti potrebbe interessare