Vicenza, iniziati i lavori per la nuova sede Amazon

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Iniziata ufficialmente la costruzione della nuova sede Amazon a Vicenza. Si è concluso, infatti, l’iter burocratico con la firma dei vari permessi per iniziare i lavori da parte dell’amministrazione comunale. La costruzione permetterà la nascita di un polo logistico di primaria importanza per il territorio vicentino, ma non solo.

Il progetto verrà realizzato su un lotto da 38,9 mila metri quadri, sui quali nasceranno magazzini e capannoni che si estenderanno per ottomila metri quadri basati su una superficie utile di 9.700 metri quadri. Ci saranno spazi per 230 van che Amazon utilizzerà per la lo smistamento logistico e la consegna a domicilio dei pacchi. Il nuovo polo sorgerà in via Serenissima, dietro il centro commerciale Palladio: sarà dotato di pannelli solari e di 400 colonnine per la ricarica elettrica dei veicoli. Le prospettive occupazionali potrebbero essere interessanti: si stima l’assunzione di oltre un centinaio di persone.

Nuova sede Amazon a Vicenza: il progetto è di uno studio padovano

Lo studio che ha disegnato i nuovi spazi logistici del gigante e-commerce  a Vicenza è la padovana Ipt Project, la società di ingegneria e architettura di Davide Ferro, Luigi Tommasi e Mirko Volpe. Nel 2019 aveva fatturato poco meno di un milione di euro, dato confermato nel 2020 e con un futuro all’orizzonte roseo. Nel curriculum aziendale Ipt Project ci sono costruzioni davvero imponenti, molte anche note perché di ambito pubblico e utilizzate da decine di migliaia di persone ogni giorno come per esempio  il nuovo polo logistico di Mogliano Veneto, nel Trevigiano, alla Sercam; il laboratorio test alla Baltur di Cento, in provincia di Ferrara; il polo logistico dell’Ali Spa a Padova. Un loro progetto anche la ristrutturazione del Policlinico di Padova.

«Per Amazon abbiamo portato a termine l’intera filiera dell’opera, dalla ricerca del cliente e dello spazio fino alla progettazione», spiega Volpe, che ha coordinato il progetto in prima persona in collaborazione con l’architetto Elena Gomiero e l’avvocato Marta Tognon. «Ci sono voluti 23 pareri diversi per ottenere le autorizzazioni, il tutto condensato nella Conferenza dei servizi di sportello unico, con particolare criticità correlata alla viabilità da eseguirsi in fascia di rispetto autostradale. Ma siamo riusciti a tempo di record a portare a termine la missione. Ora che l’iter è concluso, voglio ringraziare per la grande professionalità il responsabile dello sportello unico per le attività produttive Alessandro Ceola, l’ex assessore all’urbanistica Marco Lunardi, il sindaco Francesco Rucco e l’assessore Silvio Giovine».

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