Il 2020 anno da dimenticare per l’economia veneta: Pil al -9,4%

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Il 2020 è stato un anno complicato per l’economia veneta: si è chiuso con un decremento del PIL del -9,4%, secondo le ultime proiezioni per il 2021 è prevista una ripresa del +4,3%, ancora insufficiente per portarlo ai livelli pre Covid.  I consumi delle famiglie hanno subito una contrazione del -10,5% contro le stime precedenti che prevedevano un -9%.

Gli investimenti hanno risentito del deterioramento dello scenario economico, ma le ultime proiezioni indicano per il 2020 un contenimento della flessione prevista per il Veneto del -9,0% rispetto alle stime precedenti (-13,1%).

L’economia veneta e un 2020 complicato: diminuiscono le imprese artigiane sul territorio (-1,3%)

Rispetto al 2019 il numero di imprese attive si è ridotto del-0,6% a fronte di una crescita a livello nazionale del +0,2%. A fronte di una contrazione del numero delle imprese vi sono dei settori in crescita (servizi ed utilities); tra i settori in calo il commercio, la logistica e la manifattura. Imprese artigiane in diminuzione: -1.622 rispetto al 2019: la variazione percentuale (-1,3%) è stata peggiore rispetto alla media nazionale (-0,3%). Diminuiscono anche le imprese iscritte: tra marzo e dicembre 2020 il numero di nuove imprese iscritte si è ridotto di oltre -4.500 unità rispetto allo stesso periodo del 2019. I dati del terzo trimestre del 2020 , inoltre, indicano una flessione di 17.752 occupati (-2,0%). In Veneto, tra marzo e dicembre 2020, le ore di Cassa Integrazione autorizzate sono aumentate di 326,5 milioni rispetto al 2019.

In fine, nei primi 9 mesi del 2020 le esportazioni del Veneto si sono ridotte dell’-11% pari a -5,3 miliardi di euro; per il 2021 si prevede tuttavia una ripresa del +7,2%. Per l’export manifatturiero si è registrata una caduta dell’-11,5% che ha interessato tutte le attività compreso l’agroalimentare. Unica eccezione la chimica-gomma-plastica (+9,1%). Tra i comparti maggiormente colpiti la metallurgia, il sistema moda, sistema casa.

Questi i dati presentati del secondo Focus relativo all’impatto del Covid 19 sull’economia del territorio, secondo quanto emerso dallo studio effettuato dall’Osservatorio Economia e Territorio per CNA Veneto e CNA Lombardia.

Cna Veneto: «Necessario valutare bene il Next Generation Ue»

«Le PMI venete realizzano oltre il 60% del fatturato del Veneto, regione strategica per la ripresa economica – prosegue il Presidente CNA Veneto Alessandro Conte –. Per questo riteniamo necessario l’intervento pubblico attraverso programmi europei quali il Next Generation, che devono però essere inseriti in un tessuto economico reale e diffuso sul territorio. Dalla analisi condotta in questo studio abbiamo ben chiari i settori nei quali concentrare le risorse che potrebbero arrivare da Next Generation EU: Green e Digitale sono la partita da giocare, entrambi “a misura d’uomo”, declinabili nella piccola e media dimensione, calzati a pennello sul nostro modello imprenditoriale. Per questi settori, infatti, riteniamo sia strategico concentrare maggiori risorse. La Digitalizzazione, come abbiamo constatato in questo anno di pandemia, ha facilitato la connessione per tutti e a tutti i livelli con un relativo investimento in termini di tecnologia; la Sostenibilità propone soluzioni che si modellano con maggior facilità alla dimensione delle nostre imprese artigiane.»

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