Cts: ok (con regole) a ristoranti aperti a cena. Ora la decisione spetta al Governo

FacebookTwitterLinkedInWhatsAppEmail

Ristoranti aperti a cena in zona gialla e a pranzo in zona arancione: c’è l’ok del Cts, ora l’ultima parola al Governo. Il Comitato, infatti, ha fissato le regole per aumentare le riaperture dei ristoranti nelle due fasce di rischio, sia pur con alcune restrizioni.

La richiesta era arrivata dal Ministero dello Sviluppo Economico dopo diversi incontri con le associazioni di categoria. Negli ultimi giorni fa il parere degli scienziati: ok alle riaperture, ma con protocolli e controlli ferrei. Adesso la palla passa al Governo, che dovà prendere una posizione ufficiale.

Riapertura ristoranti: le disposizioni del Cts

Gli scienziati, però, hanno messo in chiaro che «deve rimanere alta l’attenzione per il rischio di Covid 19», in quanto i tassi sul contagio non sono ancora del tutto rassicuranti. Nel protocollo necessario per la riapertura saranno ribadite la necessità di: utilizzare le mascherine e garantire il distanziamento di 1 metro tra i tavoli e nei luoghi di passaggio.

Sarà obbligatorio anche mantenere un numero massimo di persone al tavolo – quattro se non si tratta di conviventi – e la capienza massima del locale da esporre all’ingresso. Per il servizio al banco deve rimanere la distanza di un metro tra le persone e dovranno essere attuati provvedimenti per evitare gli assembramenti di persone in fila alla cassa. Niente buffet. Vanno evitate anche le carte da gioco e i giornali.

«È un risultato significativo che arriva grazie ad un confronto non certo urlato, ma molto intenso e propositivo – commenta Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi – Dopo un anno nel quale le nostre attività sono state costrette a rimanere chiuse o a lavorare in condizioni proibitive, ai tavoli istituzionali ci siamo evidentemente fatti portavoce del grande disagio del settore, ma abbiamo anche cercato delle soluzioni realistiche e tempestive, dimostrando che era possibile tornare a lavorare in sicurezza».

 

LEGGI: GLI AIUTI PER LE FAMIGLIE, DAL CONTRIBUTO PER L’AFFITTO AI LAVORI GRATIS IN CASA

 

Molte famiglie soffrono le difficoltà dovute al contagio. Sul fronte sgravi, vi diamo due buone notizie:

 

Ti potrebbe interessare