Abb, si lavora per salvare la sede di Marostica. «Orizzonte meno nero per i lavoratori»

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Abb Spa, tavolo condiviso Regione, vertici aziendali e sindacati per discutere il futuro del polo industriale e dei lavoratori a rischio dell’azienda. L’impresa di Marostica, aveva annunciato licenziamenti in blocco ad ottobre 2020 (a rischio 60 posti) e successivamente aveva comunicato a gennaio 2021 di voler delocalizzare l’attività, spostando il sito produttivo in Bulgaria.

Nel pomeriggio di giovedì 19 febbraio, alla presenza dell’assessore regionale al lavoro Elena Donazzan, assistita dall’Unità di Crisi di Veneto Lavoro e dalla Direzione Lavoro, con i vertici aziendali di ABB spa di Marostica, assistiti da Confindustria Vicenza, i rappresentanti dei lavoratori e le organizzazioni sindacali, si è svolto un incontro per parlare del futuro dell’azienda.

Abb, i contenuti dell’incontro con la Regione

Nell’incontro è emerso che l’azienda ha colto l’invito avanzato dal tavolo regionale di intensificare le proprie attività finalizzate ad una reindustrializzazione del sito produttivo di Marostica e, quindi, alla ricerca di un possibile soggetto industriale per il rilancio.

La voce dei lavoratori è stata ascoltata, rappresentati dalla Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil vicentine sostenute dalle forze politiche locali, provinciali e regionali per convincere l’azienda a conferire mandato ad un advisor che avrà il compito di trovare un imprenditore che rilevi l’azienda e con essa salvaguardi l’occupazione.

I tempi sono stretti ma si è chiesto di avviare una serie di tavoli di confronto tra le parti sociali al fine di comprendere il contenuto del mandato dato all’advisor e di lavorare per valorizzare i punti di forza dell’azienda che sono i lavoratori e le loro competenze.

L’azienda dovrà dimostrare l’assoluta bontà dell’operazione e non che si tratti solo di un palliativo per trattenere i lavoratori fino all’ultimo istante prima della delocalizzazione. Le parti hanno accolto favorevolmente la decisione dell’azienda e hanno, inoltre, concordato che, rispetto alla declinazione degli intendimenti aziendali verrà dato conto il prima possibile in un nuovo tavolo in sede regionale.

Sindacati: «Tempi stretti servono risposte»

«Orizzonte meno nero per i lavoratori e le lavoratrici: i tempi sono stretti – spiegano in una nota Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Vicenza – ma si è chiesto di avviare una serie di tavoli di confronto tra le parti sociali al fine di comprendere il contenuto del mandato dato all’advisor e di lavorare per valorizzare i punti di forza dell’azienda che sono i lavoratori e le loro competenze. L’azienda dovrà dimostrare l’assoluta bontà dell’operazione e non che si tratti solo di un palliativo per trattenere i lavoratori fino all’ultimo istante prima della delocalizzazione».

Foto recuperata dal profilo Facebook di Abb Spa

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