Veneto, pandemia da...burocrazia: causa Covid 54 nuove norme in un anno

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Veneto, a causa del Covid boom della burocrazia: in regione emanate ben 54 nuove norme in poco meno di un anno. A causa della presenza del virus, la produzione normativa è esplosa: tra circolari, ordinanze, decreti, Dpcm, leggi, linee guida sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sono 450 le misure legislative approvate a livello nazionale in poco meno di un anno.

In questo periodo il Presidente della Regione Veneto ha emanato 44 ordinanze, 7 chiarimenti e 3 accordi con le province di confine di altre regioni. Un aumento della burocrazia legislativa che in molti casi ha disorientato il Paese. I dati arrivano dall’ufficio studi della Cgia.

Il Covid fa esplodere la burocrazia: il caso

Queste innumerevoli disposizioni composte da migliaia e migliaia di pagine hanno coinvolto tutti: cittadini, lavoratori e imprese, creando non pochi problemi interpretativi, soprattutto ai piccoli imprenditori costrettti a confrontarsi con diverse disposizioni legislative, spesso in contraddizione tra loro e in costante cambiamento, perché in buona parte correlate alla “colorazione” della propria Regione.

La Pubblica Amministrazione (PA) nazionale più prolifica in materia normativa è stata il ministero della Salute con 170 provvedimenti. Seguono la Protezione civile con 86, il ministero dell’Interno con 37, Ufficio Studi News del 23 gennaio 2021 l’Inps con 36, il Commissario per l’emergenza da Covid con 35 e l’Inail con 8.

Ad aver costretto queste Amministrazioni a deliberare in misura così copiosa sono stati i 29 decreti legge approvati dal Governo fino a questo momento, i 23 Dpcm firmati dal Presidente del Consiglio e le 14 leggi approvate dal Parlamento.

La gravità della situazione ha imposto al legislatore di mettere in campo importanti misure a tutela della salute, disposizioni urgenti per fronteggiare i rischi sanitari e interventi a favorire del lavoro e delle imprese: scelte inevitabili che, però, hanno scatenato la “produttività” legislativa della macchina burocratica pubblica.

Va comunque sottolineato che nel nostro Paese da sempre c’è una grande propensione a emanare leggi. Si stima che in Italia vi siano 160.000 norme, di cui 71.000 promulgate a livello centrale e le rimanenti a livello regionale e locale. In Francia, invece, sono 7.000, in Germania 5.500 e nel Regno Unito 3.000.

Cgia:«PA bifronte, chiusure in tempi rapidi, ma poche soluzioni efficaci»

Secondo la Cgia, la Pubblica Amministrazione si è comportata in maniera «bifronte: è stata inflessibile quando ha imposto le limitazioni alla mobilità e le chiusure ai bar, ai ristoranti e ai negozi; per contro, ha dimostrato di essere del tutto inefficiente e spaventosamente impreparata quando, invece, è stata chiamata a riorganizzare i propri servizi per “aggredire” la diffusione del virus.

Di esempi ce ne sono a iosa: come, ad esempio, la tracciabilità dei contagiati, vedi il clamoroso flop dell’app Immuni, il mancato potenziamento della medicina territoriale, il fallito tentativo di tornare tutti a scuola e l’incapacità di mettere a punto un serio piano di rilancio del trasporto pubblico locale».

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